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Ascesa e trionfo di Giorgia Meloni. Dal Congresso di Viterbo fino al referendum di domenica scorsa. passando per Alatri e Ceccano. Tutto raccontato in un libro che esce il 28 settembre. Lo ha scritto il giornalista Francesco Boezi. Che in uno dei capitoli spiega il 'Ruspandinismo' e lo 'Iannarillismo'. E soprattutto la generazione Atreju.
Ascesa e trionfo di un leader. Anzi, di una leader. Giorgia Meloni è l’unica a poter esultare davvero dopo i risultati di Referendum e Regionali. A raccontare le tappe di quell’ascesa fino ai trionfi più recenti è Fenomeno Meloni, primo libro sul personaggio politico del momento e sul suo mondo. Scritto da un giornalista della provincia di Frosinone, Francesco Boezi.
Edito da Fede e Cultura per la collana Gondolin, racconta il viaggio politico di Giorgia Meloni fino alla guida di Fratelli d’Italia. Ma largo spazio è riservato pure alla “Generazione Atreju“. Quella che, crescendo insieme alla kermesse nazionale di Azione Giovani prima e di Fdi poi, ha scongiurato il baratro per la destra italiana, uscendo dal Pdl durante il montismo e dando vita alla formazione politica che ora si candida a diventare maggioritaria nella coalizione.
Da Alatri a Roma
L’autore del libro è Francesco Boezi. Giornalista, collaboratore de IlGiornale.it e di Inside-Over, Boezi si occupa soprattutto di “cronache vaticane”, ma il suo viaggio è a ritroso. Perché? Ha guidato la sezione di Azione Giovani di Alatri per anni, prima di diventare il presidente provinciale di Gioventù Nazionale a Frosinone insieme a Mario Colagiovanni. Gioventù nazionale è ancora il movimento giovanile di Fdi, guidato attualmente da Daniele Massa, reduce da un boom alle elezioni comunali ceccanesi.
Poi la “passionaccia” ha spinto la vocazione di Boezi fuori dalle sezioni e lo ha portato a trasferirsi nelle redazioni. Erano i tempi in cui Alleanza Nazionale ad Alatri faceva riferimento al senatore Andrea Augello. Con l’indimenticato senatore Oreste Tofani ed il presidente di sezione ed assessore Remo Costantini in prima linea. I giovani di quel circolo, dal canto loro, facevano riferimento ad un altro mondo, un’altra “corrente”: proprio quella di Giorgia Meloni.
Tutto parte da Viterbo
Il libro parte dal congresso di Viterbo. Era il 2004, e Giorgia Meloni si apprestava ad un’epica battaglia contro la corrente di Gianni Alemanno, rappresentata in quella assise congressuale da Carlo Fidanza, adesso parlamentare europeo di Fdi.
A Viterbo c’era anche Francesco Acquaroli, neo presidente della Regione Marche. Anche Acquaroli proviene dalla “Generazione Atreju“, il nucleo originario di un Partito che giocoforza sta allargando le maglie, in funzione della crescita dei consensi.
Il Ruspandinismo
Il testo tocca tutta Italia, ma c’è anche parecchia Ciociaria. C’è spazio (molto spazio), per esempio, per analizzare il “ruspandinismo“, la dottrina politica che ha ribaltato le cronache elettorali a Ceccano, dove dopo 50 anni di schiaccianti trionfi del centrosinistra; lì Fratelli d’Italia, con il senatore Massimo Ruspandini in testa, ha vinto due elezioni comunali di fila, eleggendo Roberto Caligiore come primo cittadino. Ha allevato una generazione di giovani che ora stanno portando grandi risultati in termini di organizzazione e di consenso: come nel caso di Riccardo Del Brocco, figlio del movimento giovanile e ora tra i papabili vicesindaco. Ceccano è a tutti gli effetti un caso nazionale.
Ma nel libro si parla anche di Alatri, dove a marzo si voterà per il rinnovo del consiglio comunale, dunque per la carica del sindaco della città cicolpica. Fratelli d’Italia ad Alatri è a trazione iannarilliana. Ma c’è ancora bagarre sul nome del candidato sindaco di centrodestra. Molto dipenderà dalle eventuali elezioni regionali nel Lazio.
Le Contee
Di Ciociaria si parla nel capitolo dedicato alle “Contee“, i luoghi dove Fratelli d’Italia ha attecchito contro ogni pronostico. E poi ci sono sei ritratti: i principali esponenti della “Generazione Atreju” intervistati e raccontati pure attraverso aneddoti e curiosità.
Per quel che riguarda il Lazio, vengono narrate le parabole politiche dell’onorevole Francesco Lollobrigida e del senatore Giovan Battista Fazzolari. I due esponenti più vicini alla Meloni sin dai tempi del congresso di Viterbo.
Un libro – quello di Boezi – che ha un richiamo nazionale, ma che si è soffermato sui territori che ci riguardano da vicino, con tutti i dettagli del caso. La conclusione riguarda lo “spartiacque geopolitico autunnale“. Quello che Fratelli d’Italia è chiamata ad affrontare. Un Partito che cresce pone sempre problemi nuovi alla sua classe dirigente. In buona sostanza, “Fenomeno Meloni, viaggio nella “Generazione Atreju” è questo: un pezzo di storia della destra italiana che mancava dagli scaffali delle librerie italiane.
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