Chiara da Montefalco e la spiritualità dell'Umbria medievale

La casa editrice Fede & Cultura ha pubblicato il libro “Chiara da Montefalco. Una monaca medievale con il cuore aperto al mondo”, scritto dal bitontino Marino Pagano, giornalista, ricercatore di storia e di storie, narratore, su diverse riviste, di borghi italiani e delle loro tradizioni.

L’opera è, per Pagano, la sua prima pubblicazione autonoma, dopo tanti saggi e contributi su riviste di studi e innumerevoli articoli scritti su varie testate. Cultore, come abbiamo detto, di viaggi e di borghi, in particolare quelli dell’Umbria, la regione protagonista dell’opera da lui scritta. Il libro, infatti, è una biografia di Santa Chiara da Montefalco (da non confondersi con l’omonima seguace di San Francesco d’Assisi, la Chiara fondatrice delle Clarisse), mistica agostiniana canonizzata da papa Leone XIII nel 1881 e vissuta, tra il 1268 e il 1308, in quella Montefalco a cui l’autore è legato in modo particolare.

Il volume, attraverso un’accurata selezione di fonti storiche, è una ricerca sulla storia della Chiesa, del cristianesimo, nelle sue più varie espressioni, sul monachesimo femminile, sulla spiritualità monastica nell’Umbria medievale, periodo, questo, da rivalutare e da liberare da quell’aura di negatività che lo circonda sin dall’Illuminismo.

Nell’opera, Pagano, spogliandosi degli odierni metri di giudizio, che ben poco servirebbero per comprendere l’argomento trattato, narra la vita di una santa “illicterata”, ma capace di interfacciarsi con i teologi dell’epoca. Una santa agostiniana, anche se molto influenzata dal francescanesimo (Assisi è molto vicina a Montefalco), tanto che per secoli si è discusso sull’ordine monastico a cui apparteneva.

Una lettura godibile per tutti, scorrevole, nonostante l’utilizzo un linguaggio talvolta tecnico, e di interesse anche in chiave laica, dal momento che, la vita di Santa Chiara, offre l’occasione di approfondire un pezzo di storia dell’Umbria e dell’Italia dell’epoca.

Marino pagano, ricordiamo, è direttore responsabile anche della prestigiosa rivista “Studi Bitontini”, semestrale a cura del Centro Studi di Storia ed Arte – Bitonto, edito da Edipuglia.

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