Difesa del gregge dal pastore idolo

"Io voglio mettervi in mano le armi di difesa della Dottrina e del gregge mio. Quanto basta al gregge non basta a voi, piccoli pastori. Se è lecito alle pecore di commettere errori, brucando erbe che fanno amaro il sangue o folle il desiderio, non è lecito che voi commettiate gli stessi errori, portando molto gregge a rovina. Perché pensate che là dove è un pastore idolo periscono per veleno le pecore o per assalto di lupi".

1 commento:

Emilio Biagini ha detto...

Citazione valtortiana sacrosanta ed estremamente attuale. Il pastore idolo sarà (o piuttosto è) eretico, blasfemo, idolatra (meglio venerare la Pachamama che annunciare Cristo e la vita eterna). Il pastore idolo insulterà i fedeli (sgranarosari, marci nel cuore, ecc.) e qualcuno non esiterà a percuoterlo, detesterà l'evangelizzazione e la conversione dei non credenti (perché sarebbe "proselitismo", e quindi, chissà perché, "veleno"). Il pastore idolo non si inginocchierà mai nel celebrare la Messa e forzerà i chierichetti a non tenere le mani giunte. Il pastore idolo si tradirà con uno sguardo carico di odio, specialmente mentre guarderà il Corpo di Cristo. Il pastore idolo sarà grossolano e ignorante, e questo è il motivo per cui non può essere l'anticristo, che sarà invece persona intelligente e inizialmente buona; il pastore idolo sarà solo il precursore dell'anticristo, come il Battista è precursore di Cristo: il diavolo infatti, impotente a creare, è solo "simia Dei".

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