di Giovanni Zenone
Ho appena finito l'ultimo libro del Card. Robert Sarah, un autentico capolavoro, come quello precedente (La forza del silenzio). Una diagnosi della crisi della Chiesa e della putrefazione del mondo senza sconti, ma nello stesso tempo una visione di fede carica di speranza e di amore a Dio e alla stessa Chiesa che a volte si è tentati di criticare, spesso con molte ragioni. Le parole di fede, di intensissima e travolgente spiritualità di questo cardinale africano sono un aiuto enorme alla mia vita e credo a quella di molti cristiani perplessi. Un libro che è una porta spalancata sul Cielo, attraverso la vita ordinaria della Chiesa, la Liturgia, la preghiera, il lavoro quotidiano, le difficoltà, le incomprensioni, le tribolazioni che vengono da dentro e da fuori. Il senso della vita è adorazione di Dio, essere una oblazione e offerta a Dio che si è donato a noi. "Non si tratta di andare in guerra. Non si tratta di denunciare i nemici. Non si tratta di attaccare o criticare. Si tratta di rimanere saldamente fedeli a Gesù Cristo. Non possiamo cambiare il
mondo [e, aggiungo io, la Chiesa] ma possiamo cambiare noi stessi. Se ognuno assumerà umilmente questa decisione, allora il sistema di menzogna crollerà da solo, la sua unica forza, infatti, è lo spazio che gli concediamo dentro di noi: l'ateismo fluido con la sua menzogna si nutre dei mie compromessi" (Si fa sera e il giorno ormai volge al declino, pp. 387-388)
Ho appena finito l'ultimo libro del Card. Robert Sarah, un autentico capolavoro, come quello precedente (La forza del silenzio). Una diagnosi della crisi della Chiesa e della putrefazione del mondo senza sconti, ma nello stesso tempo una visione di fede carica di speranza e di amore a Dio e alla stessa Chiesa che a volte si è tentati di criticare, spesso con molte ragioni. Le parole di fede, di intensissima e travolgente spiritualità di questo cardinale africano sono un aiuto enorme alla mia vita e credo a quella di molti cristiani perplessi. Un libro che è una porta spalancata sul Cielo, attraverso la vita ordinaria della Chiesa, la Liturgia, la preghiera, il lavoro quotidiano, le difficoltà, le incomprensioni, le tribolazioni che vengono da dentro e da fuori. Il senso della vita è adorazione di Dio, essere una oblazione e offerta a Dio che si è donato a noi. "Non si tratta di andare in guerra. Non si tratta di denunciare i nemici. Non si tratta di attaccare o criticare. Si tratta di rimanere saldamente fedeli a Gesù Cristo. Non possiamo cambiare il
mondo [e, aggiungo io, la Chiesa] ma possiamo cambiare noi stessi. Se ognuno assumerà umilmente questa decisione, allora il sistema di menzogna crollerà da solo, la sua unica forza, infatti, è lo spazio che gli concediamo dentro di noi: l'ateismo fluido con la sua menzogna si nutre dei mie compromessi" (Si fa sera e il giorno ormai volge al declino, pp. 387-388)
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