240 studenti dell'istituto Giovanni Paolo II per la famiglia hanno scritto una dura - ma rispettosa - lettera a Paglia, il demolitore di detto istituto trasformato in un colpo nel megafono dell'ideologia relativista in campo morale, quindi prima o poi, anzi, già ora, se si considera don Martin, nello sdoganamento dei rapporti prematrimoniali, extramatrimoniali, adulterini, omosessuali e pedofili come accettabili nella e dalla Chiesa. Lo stesso rispetto continuano a mostrare Cardinali che sono stati sbeffeggiati e lasciati morire di crepacuore senza una risposta su questioni di vita o di morte dell'anima. Ora la questione è questa: Paglia e i suoi
mandanti e sodali non è ormai, e lo dimostrano i fatti in modo inoppugnabile, né cattolico, né cristiano. Le cariche ecclesiali che ha non giustificano il rispetto che gli si dovrebbe - a lui, al suo mandante e ai suoi sodali - se fossero cattolici, se fossero cristiani. Ora è il momento di dire basta al rispetto. Nessun rispetto per i nemici che dall'interno stanno distruggendo la Chiesa di Dio. Nessuna carica ecclesiastica, nessuna, nemmeno la più alta, merita rispetto dal momento che i fatti dimostrino che sono nemici, violenti, dittatori e prevaricatori e che hanno una visione della Chiesa, della morale e della fede diametralmente opposta a quella che la Chiesa ha trasmesso fino ad ora. Ora è il momento di deporre le prudenze falsamente cristiane del rispetto e combattere contro questi nemici criminali e disonesti con le armi necessarie per sconfiggerli e annientarli. In tutti i sensi. O la morte della Chiesa o il loro annientamento. In guerra, e in una guerra di queste proporzioni e di tal portata e gravità è stolto giocare secondo le regole. L'unica regola, con questi criminali senza regole che occupano la Chiesa, è distruggerli, senza altra regola che la vittoria a tutti i costi.
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