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Quando la patologia diventa virtù! Una ragazzina con ossessioni compulsive che diventa l’icona delle bugie ambientaliste (incrocio tra patologia mentale e criminalità socioculturale). E ovviamente i gran sacerdoti del politicamente corretto si affrettano a proporla per il Nobel... Fra un po’ daranno il nobel per la purezza alle prostitute è quello per la difesa degli embrioni a Emma Bonino!
'Germain Grisez scrive che "molte persone non credenti immaginano che gli esseri umani siano l’unica fonte di significato e di valore nell’universo. Queste persone, presumendo che le realtà sub-personali siano prive di intelligibilità e valore proprio, che gli umani invece sono in
grado di afferrare e che do-vrebbero rispettare, concepiscono la natura come un qual-cosa a disposizione del genere umano: gli individui, l’economia e i governi possono sfruttarla come meglio credono".
Ma dall’altro lato Grisez osserva anche che alcune persone,
"provando una reverenza quasi religiosa nei confronti della natura e un’affinità con le cose subumane… possono anche spingersi fino ad attribuire loro dei diritti. In quest’ottica ogni intervento umano sulla natura è, come se fosse, un sacrilegio qualora esso alteri in maniera sostanzia-le il mondo o distrugga una qualsiasi caratteristica peculia-re del paesaggio o qualunque specie di creatura vivente; mentre la contemplazione rimane l’unico legittimo e indi-scutibile utilizzo che l’uomo può fare del mondo subumano il quale, per quanto possibile, dovrebbe essere conservato intatto e lasciato libero di svilupparsi secondo le proprie dinamiche, senza interventi tecnologici".
Si può senz’altro sostenere che nel mondo cristiano contemporaneo quest’ultima tentazione sia di gran lunga più forte della prima'. (Dominique Rey, Cattolicesimo, ecologia e ambiente, pp. 6-7)
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