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L’ideologia contemporanea dell’ecologismo trasforma la natura in un
culto: non è una natura umanizzata dall’uomo, con la sua conoscenza e il suo
lavoro, ma un’entità che esiste prima dell’uomo e che può esistere senza di
lui. Il pianeta viene visto come un essere spirituale divino, la famosa
divinità madre terra, Gaia, a cui ci rivolgiamo attraverso diversi canali,
forze ctonie e forze vitali. La determinazione a diventare un tutt’uno con il cosmo
e a perdere qualsiasi distinzione porta a un rifiuto della ragione e del
pensiero critico, ritenuti fattori responsabili dei danni procurati al pianeta. In questo modo trionfa il non razionale e,
di conseguenza, l’uomo celebra l’istinto, l’emozione, l’intuizione e,
infine, l’irrazionalità.
(Dominique Rey, Cattolicesimo, ecologia e ambiente, p. 23)
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