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L'autobiografia emozionante, ordinaria e mistica al contempo del co-fondatore di Fede & Cultura don Ferdinando Rancan, morto in concetto di santità (Tregnago 14 giugno 1926 - Verona 10 gennaio 2017).
«Fu durante quel canto che il mio sguardo si fermò su un'immagine della Madonna che stava su un piedistallo a parete, al lato destro dell'altare. [...] Raffigurava Maria ritta in piedi con il suo bambino in braccio. Il suo sguardo non era rivolto al bambino, che aveva la guancia affettuosamente appoggiata
alla sua, ma guardava davanti a sé, verso un eventuale devoto. In quel momento il mio sguardo di bambino incontrò lo sguardo di Maria e avvenne l'imprevedibile. Improvvisamente io mi accorsi che una persona mi stava guardando già da prima, senza che io lo sapessi, e mi stava guardando personalmente, come se vedesse i pensieri e lo stato d'animo che mi portavo dentro. Quella persona era una madre, e mi guardava con un sorriso che sprigionava affetto e tenerezza. Si rivolgeva a me senza parole, ma sentivo chiaramente che mi diceva: "Bambino mio, non temere. Sono io tua madre. Ti terrò sempre con me, come questo bambino. Qui, tra le mie braccia, non ti accadrà nulla di male"».
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