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Un testo tratto da una lettera di San Giovanni Calabria (grande santo veronese del secolo scorso, il cui carisma era incentrato nella fede illimitata nella paterna provvidenza di Dio) ai suoi religiosi della Congregazione dei poveri Servi della Divina Provvidenza del 25 marzo 1945, con cui li spronava fortemente alla santità, con una limpida sincerità e onestà, che oggi è virtù rara incontrare:
"Datemi, diceva S. Filippo Neri, dieci preti santi ed io vi convertirò il mondo. Un religioso solo, un sacerdote secondo lo spirito vale per cento; e perciò temo che la quantità non abbia a portare gli inconvenienti soliti a verificarsi là dove c’è il gran numero, ma difetta la santità.
L’umanità, la povera umanità, con tutta la sua scienza, il suo progresso, i suoi uomini dalle grandi vedute terrene, come è ridotta! Tutti lo vediamo, lo costatiamo, in pieno secolo di civiltà ha fatto completo fallimento, e perché?
Perché si è scostata da Dio e dal Suo Cristo, ha confidato in se abbandonando la divina Legge, e forse, e anche senza forse, perché non ha trovato in parecchi di noi, religiosi e sacerdoti, quella luce necessaria per essere illuminata, non ha trovato quei dotti e santi condottieri che la dovevano guidare sul retto sentiero, con la vita santa e con l’esempio. Fratelli cari, ricordiamo bene, ci vogliono fatti, non parole, essere prima noi compresi di quello che insegniamo e che vogliamo sia praticato, ma per essere così, per avere questo spirito è assolutamente necessario domandarlo al Signore, e come? Prima di tutto con la preghiera, con la vita interiore".
Per approfondire:
Don Gino Gatto, Il cammino di santità di don Giovanni Calabria (in questo piccolo trattato non si vuole parlare del’orazione personale semplicemente come supporto all’orazione comunitaria e liturgica, ma come un cammino che procede parallelamente a quello della santità, come ce lo presentano i grandi mistici, alla scuola dei quali fu formato il padre Don Giovanni. La santità e il desiderio di raggiungerla sono il grande ideale che Don Calabria ci ha lasciato in eredità e tutti noi siamo chiamati a seguirlo ogni giorno della nostra vita).
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