“Dimmi, Fulgenzio, dopo il divorzio, la contraccezione, l’aborto, l’esaltazione della finocchiaggine, l’eutanasia di vecchi e malati, l’assassinio di Baby Alfie, cos’altro inventeranno i reggitori della libera e democratica Albione?” “Non resta che il suicidio di massa come le sette sataniche, Terenzio”.
La cattiveria quotidiana 1460
“Dimmi, Fulgenzio, dopo il divorzio, la contraccezione, l’aborto, l’esaltazione della finocchiaggine, l’eutanasia di vecchi e malati, l’assassinio di Baby Alfie, cos’altro inventeranno i reggitori della libera e democratica Albione?” “Non resta che il suicidio di massa come le sette sataniche, Terenzio”.
Il liberalismo cerca il compromesso?
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La cattiveria quotidiana 1459
“Dimmi, Fulgenzio, cosa faranno i reggitori della libera e democratica Albione quando la disgregazione della famiglia e l’immigrazione avranno dato la maggioranza agli islamici?” “Dato che non credono a niente, per essere al sicuro si metteranno tutti quanti col culo in aria rivolti verso la Mecca, Terenzio”.
La cattiveria quotidiana 1458
“Dimmi, Fulgenzio, se il Cielo, attraverso rivelazioni private, ci mandasse gravi ammonimenti alla conversione, e la Chiesa, invece di accettarli, si ostinasse a ignorarli e prendesse a sberle i veggenti, cosa credi che succederebbe?” “Catastrofi su catastrofi, Terenzio, proprio come sta succedendo. Chissà perché?”
Il ruolo di satana nei nostri tempi
Non possiamo fare qui un trattato di demonologia, il Demonio è sempre all'opera fin da quando Dio ha creato tutto ed infine "l'Uomo e la Donna"…. ma è bene tenere a mente questo passaggio perché è quello che riguarda l'argomento: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»(Gn.3,15), insieme al brano seguente: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra…"(Apoc.12,1-4).
La cattiveria quotidiana 1457
“Dimmi, Fulgenzio, che succede quando c’è tra un lancio di uova contro una persona di colore?” “Succede che il fatto finisce in prima pagina sul ‘Repubblicao meravigliao’, bollato come ‘ignobile aggressione fascista, razzista, leghista’, Terenzio”. “E poi?” “E poi si accorgono che il lanciatore era un baldo giovane democratico e progressista, e la notizia sparisce, Terenzio”.
La cattiveria quotidiana 1456
Prova di abilitazione alla professione di psicologo. Tema: “Elencare ogni possibile giustificazione del diritto dei ‘ghei’ ad adottare bambini”. Chi avrà presentato la lista di scempiaggini più lunga riceverà l’opera omnia del marchese De Sade.
Tre false idee sul Concilio
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La cattiveria quotidiana 1455
Prova di abilitazione alla professione medica. Tema: “Preparazione e dimostrazione pratica di veleno non individuabile nell’autopsia”. Fra coloro che avranno presentato un prodotto sicuro verrà sorteggiata una biografia di Jack lo Squartatore.
La cattiveria quotidiana 1454
Concorso scolastico a premi. Tema: “Il metodo più divertente per ammazzare il nonno”. L’alunno che avrà prodotto il miglior svolgimento riceverà in premio un’artistica collezione di siringhe.
Santo della gioia o anche mistico?
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La cattiveria quotidiana 1453
Quiz a premi. Porre in ordine di efficacia i seguenti metodi per la difesa ambientale: diffusione della peste, distribuzione gratuita di preservativi, guerra nucleare, eutanasia obbligatoria, tiro al neonato. Fra coloro che avranno fornito la risposta esatta verrà sorteggiato una robusta corda con nodo scorsoio corredata da un sapone al profumo di lavanda.
La cattiveria quotidiana 1452
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Portaborse ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per l’animosa difesa dell’Istituzione universitaria dispensatrice di così alta scienza dalle ben acquistate cattedre.
L'infezione del modernismo
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La cattiveria quotidiana 1451
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Finocchioni ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua coraggiosa campagna per la valorizzazione degli utili ortaggi.
Lutero e Viganò
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La cattiveria quotidiana 1450
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio 2+2=22 ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua cieca fiducia nelle statistiche.
Il peccato di eresia
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La cattiveria quotidiana 1449
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Holzkopf ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua cieca fiducia nelle “scienze” sociali in genere.
La cattiveria quotidiana 1448
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Viados ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua eroica difesa delle “famiglie ghei”.
Ernest Hello
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La cattiveria quotidiana 1447
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Babbo Natale ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua cieca fiducia negli studi “scientifici” che dimostrano la felicità delle coppie “ghei” e dei poveri infanti da loro adottati.
La cattiveria quotidiana 1446
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Befana ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua cieca fiducia negli studi “scientifici” che dimostrano il magno gaudio procurato dall’uso improprio dell’ultimo tratto del tubo digerente.
La Chiesa nemica dell'Unità d'Italia?
La cattiveria quotidiana 1445
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Creduloni ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua cieca fiducia negli studi “scientifici” che dimostrano l’efficacia del preservativo.
La cattiveria quotidiana 1444
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Gondoni ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua impavida campagna in difesa dei sacri interessi dei produttori di preservativi.
La secolarizzazione della salvezza
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La cattiveria quotidiana 1443
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Guinness dei Primati ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per l’eccezionale numero di ben meritati premi.
La cattiveria quotidiana 1442
“A Pasquì, ma quanno ha da finì sta storia?” “Vedi, Romolé, a forza de sparà, uno trova sempre quello che spara mejo de lui”.
Troppo tardi per la purezza?
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La cattiveria quotidiana 1441
“A Pasquì, ma che vengheno a fa tanti turisti ‘mericani in Italia? “Vengheno a ammirà a-a colonia loro, Romolé”.
La cattiveria quotidiana 1440
“A Pasquì, ma de questo passo nun finiamo tutti inta-a cacca?” “No, Romolé, nun c’è pericolo.” “E come mai?” “Perché ce stamo già dentro, Romolé”.
La storia di una guerriera di Dio
La cattiveria quotidiana 1439
“A Pasquì, ma è vero che li massoni nun s’immischieno de politica?” “E chi te l’ha detto?” “O-o dicono li massoni medesmi, Pasquì.” “Nun ce trovo niente de strano; anche Totò Riina dice che a-a mafia nun esiste, Romolé”.
La cattiveria quotidiana 1438
“A Pasquì, ma a-a Chiesa è proprio eterna?" “Ma certo, visto a che razza de papi è riuscita a sopravvive, Romolé”.
Martiri oggi
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La cattiveria quotidiana 1437
“A Pasquì, ma questo Lutero o-o fanno santo? “Nun so, Romolé, ma certo ha detto meno eresie de tanti preti cattolici de oggi”.
La cattiveria quotidiana 1436
“A Pasquì, ma dì ‘cattolico adulto’ è come dì ‘cattolico adultero’?” “E ci hai ragione, Romolé. Je proprio la stessa cosa”.
L'inferno non esiste più?
La cattiveria quotidiana 1435
“A Pasquì, ma te ce lo sai perché er papa ce chiama sgranarosari?” “Nun lo so, Romolé, ma forse nun lo sa manco lui”.
Le cause profonde dell’attuale corruzione sessuale del clero
Clericalismo e rahnerismo.
Le cause profonde dell’attuale corruzione sessuale del clero
Mons. Viganò ha scoperchiato uno scandalo enorme |
La cattiveria quotidiana 1434
Storicismo. Il relativismo, cioè l’incapacità di pensare trasportata nella storia.
La Chiesa a immagine nostra
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La cattiveria quotidiana 1433
Relativismo. L’incapacità di pensare eretta a norma filosofica.
La cattiveria quotidiana 1432
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Barbogi ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per l’eccelsa eleganza della sua prosa.
Riscoprire la Messa tradizionale
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La cattiveria quotidiana 1431
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Fricchettoni ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per l’originalità e la profondità del suo pensiero.
La cattiveria quotidiana 1430
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Testa di Morto ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua assoluta mancanza di humour.
La satanizzazione della Chiesa
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La cattiveria quotidiana 1429
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Musi Lunghi ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua notevole mancanza di senso del ridicolo.
L'ONU è la nuova santa sede
La cattiveria quotidiana 1428
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Durex ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua encomiabile campagna in favore del sacro preservativo.
La cattiveria quotidiana 1427
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Melassa ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua impavida difesa del buonismo.
La cattiveria quotidiana 1426
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Boomerang ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua abilità a ritornare sempre su ciò che gli sta a cuore: coppiette “ghei” e sacro preservativo.
Il partito dei mediatori
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La cattiveria quotidiana 1425
Ultimissime da Credulonia. La giuria del Premio Anguilla ha deciso di onorare con l’ambito riconoscimento Valerio Ragazzo Troppo Serio, per la sua abilità a sgusciare dai fatti che non gli fanno comodo.
Il Papa non erra nella dottrina, ma è peccabile nella condotta morale
Appuntamento a Bologna il 22 settembre
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La cattiveria quotidiana 1424
Che fare quando c’è un papa isterico che attacca e insulta i fedeli e la Tradizione? Occorre pazienza. La Chiesa è sopravvissuta a papi pessimi. Sopravviverà anche a questo.
Padre Pio santo eremita
Padre Pio Santo Eremita
La cattiveria quotidiana 1423
“A Pasquì, perché accendi ‘n cero pe a-a salute der papa?” “Perché ne potrebbe venì uno anche peggio, Romolé”.
La cattiveria quotidiana 1422
Colloquio scientifico. “È più tossico il buonismo di Saviano o il veleno del cobra?” “Non si sa; le analisi sono in corso”.
Niente rigore, solo misericordia
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La cattiveria quotidiana 1421
Colloquio teologico/2. “Noi siamo per l’opzione dei poveri. Per esempio tutto quel profumo si poteva vendere per distribuire il denaro ai poveri.” “Questa mi pare di averla già sentita da un certo Giuda Iscariota”.
La cattiveria quotidiana 1420
Colloquio teologico/1. “Noi siamo per il perdono universale; gli atei non sono atei ma cristiani anonimi, tutti vanno per la via larga della misericordia”. “Sì, la via larga che scende verso l’abisso”.
La filosofia parte dall'essere
La cattiveria quotidiana 1419
Colloquio d’affari. “Sa, nella nostra profumeria usiamo solo feti d’alta qualità”.
La cattiveria quotidiana 1418
Colloquio salottiero. “Cos’è in fondo un piccolo aborto? L’importante è non perdere la linea”.
La filosofia dei secoli bui
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“Noi stiamo col Papa”
La cattiveria quotidiana 1417
Colloquio romantico/2. “O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?” “Guarda che mi chiamo Romea, e non cominciare con discorsi tendenziosi e omofobi”.
Ricordando Maria
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La cattiveria quotidiana 1414
Pensierino della sera. Che me ne faccio di un prete che predica in televisione e poi lo pescano in una casa di appuntamenti?
Il realismo liberante della filosofia cristiana, un conoscere e un pensare naturali che fanno respirare
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Quando Caffarra previde uno scisma
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Dimissioni del Papa?
La cattiveria quotidiana 1413
Pensierino della sera. Che me ne faccio di un prete che fa dipingere in chiesa un affresco pieno di froci in calore?
La cattiveria quotidiana 1412
Pensierino della sera. Che me ne faccio di un prete che all’omelia ripete quello che ha letto su “Repubblica”?
Immortale odium
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La cattiveria quotidiana 1411
Pensierino della sera. Che me ne faccio di un prete che durante la Messa volta le spalle al Tabernacolo?
Gli accoglienti e i respingenti
di P. Giovanni Cavalcoli
È impressionante lo schematismo astratto e semplicistico, ammantato di falsa misericordia, e intriso di miope ingenuità, con il quale i buonisti e i modernisti sedicenti “cattolici” o “progressisti” trattano del drammatico, confuso, contradditorio e complesso fenomeno dell’immigrazione clandestina, propugnandoper noi Italiani, mentre l’Europa se ne sta a guardare, un’accoglienza assoluta e “a braccia aperte”, scriteriata ed indiscriminata, a base di stereotipi precostituiti, a scopo di impietosire, dell’ “affamato o del disperato o del rifugiato o del perseguitato”, ripetuti ossessivamente senza che avvenga la doverosa verifica o controllo, caso per caso, di come stanno realmente le cose.
In base a questo schema astratto, semplicistico e falso, i buonisti comunisti, filomassoni e pseudocattolici hanno diviso manicheisticamente gli Italiani in due categorie contrapposte; i buoni, misericordiosi, europeisti ed umanisti, che sono gli “accoglienti” e i cattivi, crudeli, antieuropeisti, razzisti e nazionalisti, che sono i respingenti. Benedetti i primi, maledetti i secondi.
Il minimo buon senso dice invece che occorre abbinare l’accoglienza col discernimento. Sono anni che noi Italiani abbiamo esercitato un’accoglienza imprudente, cieca e scriteriata, la quale ha introdotto nel nostropaese masse di extracomunitari che pretendono di essere mantenuti, non rispettano le nostre leggi, musulmani che odiano il cristianesimo, soggetti che si sono dati alla malavita. E l’Europa, che di immigrati non ne vuol sapere, preme perchè se li prenda l’Italia. Che senso ha questa manovra? E perchè l’Europa non li vuole più?
Chi è che spinge queste masse di giovani robusti extracomunitari, quasi sempre maschi dai 20 ai 30 anni, per lo più provenienti da paesi islamici, a chiedere senza condizioni di essere alloggiati da noi, capitando senza preavviso, in barconi malandati stipati all’inverosimile, che a volte tragicamente affondano, senza documenti o credenziali, senza previ accordi o permessi del paese di provenienza, con la pretesa di essere accolti subito ad occhi chiusi, senza verifiche o controlli? Non è tutto ciò una cosa allucinante ed estremamente umiliante per l’Italia? Non ha tutto ciò il sapore di una congiura contro l’Italia? E da parte di chi?
In questa difficile circostanza il governo italiano, nella persona del Ministro degli Interni Salvini, si sta muovendo con dignità e abilità, sforzandosi di conciliare esigenze contrastanti, che sono di sei ordini:
1) accoglienza selettiva dei migranti, respingendo quelli che, per vari motivi, non hanno titoli o non danno garanzie in ordine alla sicurezza dell’Italia. Questa operazione di vaglio richiede tempo e impiego di personale specializzato. Da qui la misura cautelativa di non permettere all’arrivo delle navi uno sbarco immediato dei migranti, trattenuti per controlli e tenendo i contatti con l’UE, dalla quale l’Italia si attende una maggiore comprensione, collaborazione e solidarietà, in modo tale che il difficile lavoro dell’accoglienza non pesi solo sull’Italia, che ha già mostrato una grande generosità, ma che altri porti europei si rendano disponibili ad accogliere i migranti.
2) Questo vaglio va a beneficio degli stessi migranti, i quali vengono messi davanti alle loro responsabilità, ricevono un indirizzo utile al loro futuro, che può essere per alcuni la permanenza in Italia, ma per altri il ritorno al loro paese, con l’invito ad esso ad occuparsi di loro e ai migranti a rendersi utili nel loro paese. Un’accoglienza indiscriminata potrebbe sottrarre ai paesi di provenienza utili forze per lo sviluppo del paese.
3) L’Italia mantiene contatti con i paesi di provenienza dei migranti, con aiuti economici e favorendo in essi un clima di libertà e di benessere, che impedisca la fuga di cittadini scontenti o perseguitati. Adesso, per esempio, l’Italia si sta adoperando per la soluzione della crisi politica in Libia, con l’obbiettivo che anch’essa faccia la sua parte nella soluzione del problema dei migranti.
4) l’Italia non perde la fiducia che l’UE organizzi meglio una prudente e criteriata accoglienza dei migranti, che non sia della sola Italia, ma dell’Europa. L’attuale resistenza europea all’accoglienza è motivata da esperienze negative degli anni passati, soprattutto l’esperienza del terrorismo islamico. L’Italia, memore dei grandi insegnamenti di S.Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e dei princìpi del Trattato di Roma, nutre fiducia che l’influsso della massoneria ai vertici dell’UE, responsabile dell’attuale ostilità verso l’Italia cattolica, possa attenuarsi e la UE sostituisca la detta ostilità conun atteggiamento di dialogo e di collaborazione con la Chiesa cattolica.
5) Gli Italiani, nella grande maggioranza, se si esclude una piccola percentuale di xenofobi, non sono contrari, in linea di principio, a ricevere immigrati, a patto che siano veramente bisognosi e siano disposti a contribuire al bene comune e non siano dei parassiti o dei sovversivi o dei delinquenti.
6) Le emigrazioni clandestine sono organizzate da associazioni criminali, vere e proprie trafficanti di uomini, le quali, con lauti guadagni, illudono i migranti di far fortuna a basso prezzo in Italia e li convincono a fare un viaggio pericoloso in imbarcazioni inadeguate, che non di rado affondano. Purtroppo le ong, agendo indipendentemente dalle direttive del governo, scendono a volta a patti con queste organizzazioni. Inoltre, il governo cerca di impedire che gli immigrati vengano sfruttati nel lavoro da associazioni mafiose in territorio italiano.
I cattolici italiani, che hanno eletto il 4 marzo il nuovo governo, che dà un indirizzo più saggio ed intelligente alla politica dell’immigrazione, si attendono dall’episcopato italiano un moto di serietà ed un sussulto di coscienza, tale da apprezzare e non osteggiare lo sforzo del governo, che in questo frangente drammatico sta operando per il bene della Chiesa e dell’Italia.
P.Giovanni Cavalcoli,OP
Varazze, 5 settembre 2018
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