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"La teologia è l’uso della ragione per approfondire le verità rivelate. La teologia usa quindi la ragione e prima di tutto usa la ragione nel suo vertice che è quello filosofico. La filosofia è il vertice della ragione perché si occupa del tutto. Siccome la rivelazione ci comunica verità assolute e totali essa ha bisogno della filosofia che si misura concettualmente con verità assolute e totali. Oggi si preferisce collegare la teologia con le scienze, le quali però sono strutturalmente settoriali e parziali. La filosofia fornisce alla teologia la grammatica concettuale adatta.
Naturalmente stiamo parlando qui della vera filosofia, ossia della filosofia cristiana. La rivelazione contiene in sé delle verità filosofiche e metafisiche che non spetta però ad essa esplicitare e analizzare e di cui non può essere essa a fornire la concettualità adatta. A farlo deve essere la filosofia, la quale però può farlo solo se non rompe i suoi rapporti con la fede, altrimenti fornisce alla teologia dei concetti inadeguati e fuorvianti. La teologia ha bisogno della vera filosofia, e questa non riesce ad essere tale se non nel rapporto con la fede. Non che con ciò la filosofia non sia legittimamente autonoma, lo è ma proprio perché la fede le garantisce il respiro adatto per esserlo".
Stefano Fontana, Filosofia per tutti (la storia sintetica e chiara del pensiero occidentale da Socrate a Ratzinger come nessuno ve l'ha mai raccontata);
Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner (una critica rigorosa ma alla portata di tutti del pensiero di uno dei teologi più influenti della Chiesa di oggi).
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