San Francesco d'Assisi fu davvero un bislacco personaggio buonista e pacifista, ecumenico e filoislamico, ecologista e animalista, pauperista e rivoluzionario così come oggi viene presentato dalla cultura dominante?
La conferma delle tesi su una rilettura cattolica nella verità della figura di San Francesco d'Assisi da parte del professore Guido Vignelli la trovi nel pregevole saggio “San Francesco antimoderno”, un testo agile e controcorrente che confuta tutte le false interpretazioni della vita del santo di assisi in chiave modernista e libertaria che ne hanno oscurato la verità.
Secondo Fabio Bernabei, l’autore dell’introduzione, la finalità del saggio è rammentare ai cattolici “adulti”, variamente disinformati, cioè fuorviati dalla scuola bolognese o tarantolati dalle scolastiche tardo-sessantottine, che “il più santo degl’Italiani e il più italiano dei santi” ha assegnato ai suoi compatrioti la missione di vivere nell’intransigente zelo per la gloria di Dio e nella generosa dedizione alla Chiesa cattolica.
Secondo Fabio Bernabei, l’autore dell’introduzione, la finalità del saggio è rammentare ai cattolici “adulti”, variamente disinformati, cioè fuorviati dalla scuola bolognese o tarantolati dalle scolastiche tardo-sessantottine, che “il più santo degl’Italiani e il più italiano dei santi” ha assegnato ai suoi compatrioti la missione di vivere nell’intransigente zelo per la gloria di Dio e nella generosa dedizione alla Chiesa cattolica.
Negli anni tormentati del postconcilio, uno sciame di giornalisti teologizzanti e di teologi appiattiti sul giornalismo, ha, infatti, deformato la biografia del Serafico, fino ad abbassarla a quella figura “melensa, smidollata, imbelle, remissiva e permissiva”, che è presa a modello pseudo profetico dai cristiani che l’effervescente spirito di Assisi ha istigato al pellegrinaggio nelle paludi dell’errore moderno.
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