Come si è ridotto a vivere e a morire l’uomo del nostro tempo? Non ha più diritto a nascere e non ha più nemmeno la libertà di vivere?
La menzogna e l'autodeterminazione sono diventati i pilastri di questa civiltà che, chiudendosi a Dio e alle verità prime, si incammina sulla via dell'autodistruzione. Abbandonato Dio, l’uomo è in balia del grande Tentatore, che si contorna di depravazione, corruzione e dissolutezza, lasciando e annientando le sue vittime nel caos e nella disperazione. Dove «si andrà se continua a predominare il soddisfacimento di sé, la ricerca di sé e del proprio appagamento, checché ne deriva agli altri e soprattutto ai più indifesi come i bambini?»,
una cultura simile genera una «guerra tra il soddisfacimento senza futuro e la voglia di vivere per soddisfarmi ancora. Una divisione interna alla persona è alla radice d’ogni altra oppressione» (pp. 21-22), parole forti, audaci, e sapienti che incontriamo scorrendo l'opera di Padre Serafino Lanzetta in onore del valore della vita, dal titolo Avrò cura di te. Custodire la vita per costruire il futuro.
una cultura simile genera una «guerra tra il soddisfacimento senza futuro e la voglia di vivere per soddisfarmi ancora. Una divisione interna alla persona è alla radice d’ogni altra oppressione» (pp. 21-22), parole forti, audaci, e sapienti che incontriamo scorrendo l'opera di Padre Serafino Lanzetta in onore del valore della vita, dal titolo Avrò cura di te. Custodire la vita per costruire il futuro.
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