Risorgimento anticattolico

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Don Giacomo Margotti (1823-1887) è una di quelle figure di cui si sente la mancanza. Pastore d’anime e uomo d’azione, fu uno dei molti intellettuali cattolici che denunciarono – anche a costo della propria vita – i retroscena oscuri del Risorgimento. Nei suoi scritti, tanto nei grossi tomi che compilava instancabilmente, pieni di dati e testimonianze, quanto negli agili articoli apparsi sulle colonne de «L’Armonia», non mancò mai di pubblicizzare i comportamenti contraddittori dei sedicenti “liberatori”: mentre i patrioti inneggiavano all’unità nazionale, dietro le quinte i potenti manovravano per estirpare il
cattolicesimo dalla Penisola. «Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani» è la frase, giustamente celebre, che meglio sintetizza lo spirito ideologico e rivoluzionario che animò l’epopea risorgimentale.

Margotti e molti che, come lui, scelsero di stare dalla parte degli sconfitti, ora giacciono dimenticati al pari delle loro opere che, per quanto costituiscano fonti utilissime per lo storico, nessuno, o quasi, si degna di consultarle né tantomeno di menzionarle. Si tratta, del resto, di testimonianze troppo scomode per piacere alla storiografia ufficiale, interessata più che altro a preservare un mito piuttosto che a scovare la verità.

C’è dunque sempre più bisogno di studiosi come Angela Pellicciari. Quest’ultima, con Risorgimento anticattolico (Fede & Cultura, 2018), si pone l’ambizioso obiettivo di scalfire il Moloch di menzogne che è quella vulgata risorgimentale, tutto eroismo e spirito di sacrificio, che ancora oggi si insegna nelle scuole. Il volume, godibilissimo, è una ristampa, corredata da note e approfondimenti, di alcuni brani di Memorie per la storia dei nostri tempi, enorme testo del Margotti, oggigiorno praticamente introvabile, che racconta gli anni dal 1856 al 1863 dal punto di vista dei cattolici. Il libro, farcito di documenti, è una lunga denuncia dei soprusi commessi da Casa Savoia nei confronti della Chiesa. L’elenco dei crimini è impressionante: si va dalla censura applicata alla stampa cattolica ai furti nelle chiese, dalla soppressione di case religiose ed opere pie all’incarcerazione di quei prelati che non accettarono il nuovo ordine imposto dai piemontesi.

Don Margotti, con prosa accattivante, offre il destro – per così dire – ad Angela Pellicciari, che nelle lunghe chiose rincara la dose approfondendo e sviluppando ulteriormente le piste d’indagine proposte dal sacerdote sanremese. Il risultato è un saggio fresco, intrigante, che non annoia mai e che, anzi, invoglia il lettore a voltare pagina, a saperne di più.

Risorgimento anticattolico è dunque un libro imprescindibile, che non può mancare nella biblioteca di ogni vero cattolico.

Il libro: Angela Pellicciari, Risorgimento anticattolico, Fede & Cultura, Verona, 2018, 192 pagine, 18 Euro.
(Recensione tratta da Radio Spada, 13 maggio 2018)

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