La guerriera di Dio

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A tredici anni Giovanna raccontò ai genitori: “Spesso sento voci di santi...”. Jacques e Isabelle non ci badarono più di tanto. Le solite e sincere esortazioni. Invece a 17 anni c’è molto di più: “Le «voci» mi comandano di liberare la Francia”. Il padre non solo non le credette ma si infuriò. Giovanna scappò di casa, passando per matta. Ma quando predisse esattamente una sconfitta francese, i nobili della zona le credettero e la condussero dal re Carlo VII, debole e incerto. Finalmente fu creduta, e marciò con un esercito (sul quale si impose, e questo sì fu un vero miracolo) contro gli inglesi liberando Orleans dall’assedio in soli otto giorni.

Un evento inspiegabile dal punto di vista militare, diranno. Nel 1429 Giovanna trascinò il riluttante giovane re fino a Reims per farlo coronare re di Francia. È il massimo del prestigio 'politico' di Giovanna. Ella si riconoscerà solo e sempre un umile strumento nelle mani di Dio. Così infatti risponderà ad uno dei giudici: “Senza il comando di Dio io non saprei fare nulla... Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per comando di Dio. Io non faccio niente di testa mia”. Anche questa è santità: non approfittare dei doni di Dio per la propria gloria e prestigio. Giovanna fece proprio così. Ma la sua parabola volgeva alla fine. Fu ferita davanti a Parigi, e poi catturata a Compiegne dai borgognoni. Questi imbastirono un processo farsa con i loro amici accademici ed ecclesiastici, fino a mandarla sul rogo con l’accusa di stregoneria. Nel ritratto dello storico e scrittore Hilaire Belloc, che offre al lettore l’immagine vibrante di una santità vissuta nel dolore del quotidiano, Giovanna d'Arco, La guerriera di Dio è l’eroina della Fede e della libertà, una contadina che sfida la diffidenza dei grandi di Francia e dei nobili d’Inghilterra; lei, umile tra gli umili, osa richiamare il Delfino, il principe ereditario, a far fronte ai suoi doveri nei confronti di Dio e del popolo francese; e, sempre lei, infine, sfidando la sorte, combatterà una battaglia impossibile contro l’invasore d’oltremanica, affrontando un’ingiusta accusa e una morte terribile.

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