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"La rivelazione, dice Rahner, non è la comunicazione di un determinato numero di proposizioni ma un dialogo storico tra Dio e l'uomo. Non si tratta certo di aver ricevuto un elenco di proposizioni, ma di aver accolto una verità ricevuta da Cristo stesso, sotto l'assistenza dello Spirito e come lettura nella fede in una storia che ha avuto in Cristo il suo compimento, dopo di che non c'è stata né ci sarà più nessuna vera e propria novità. Né dai fatti storici né dalle rappresentazioni della nostra coscienza può derivare alcuna novità che non fosse già contenuta in quanto rivelato in Cristo. Rahner, invece, parla di 'progressiva autocoscienza della fede' secondo una concezione della rivelazione che possiamo far risalire a Hegel. Insomma, i dogmi ballano come le certezze di Eutifrone nel dialogo omonimo di Platone".
(Estratto da: Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner)
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