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Oggi 7 novembre 2017 ricorre il centenario della cosiddetta "Rivoluzione d'Ottobre" orchestrata dal partito comunista con l'ascesa al potere di Lenin in Russia. La Madonna a Fatima nell'apparizione del 13 luglio 1917 a Lucia dos Santos e ai santi Francisco e Giacinta Marto, con preoccupazione materna ha avvisato che se le sue richieste non fossero state accolte, la Russia avrebbe sparso i suoi errori nel mondo. Papa Pio XI nella Lettera Enciclica Divini Redemptoris (1937) ha condannato duramente il comunismo: "Il comunismo è per
sua natura antireligioso, e considera la religione come 'l'oppio del popolo' perché i princìpi religiosi che parlano della vita d’oltre tomba, distolgono il proletario dal mirare al conseguimento del paradiso sovietico, che è di questa terra". Purtroppo bisogna constatare, come i fatti lo dimostrano, che gli errori del comunismo si sono diffusi anche all'interno della Chiesa causando una grave
confusione spirituale. Giovanni Zenone nel suo libro A sinistra di Dio con un linguaggio divulgativo fa un'analisi molto lucida della sinistra come rivoluzione: "L'aspetto di capitale importanza della sinistra come rivoluzione è il fatto che essa induce a sottovalutare o addirittura a negare le nozioni stesse di bene e di male, e ovviamente e conseguentemente di peccato originale e di redenzione. Poiché la rivoluzione è figlia del peccato, se lo riconoscesse si toglierebbe la maschera e sarebbe costretta dall'evidenza dei fatti a ribellarsi contro la sua stessa causa. Attraverso la negazione radicale, invece, della nozione di peccato, sia attuale che originale, la sinistra nega - mediante astrusi e fumosi sistemi filosofici e giuridici - l'esistenza di qualsivoglia legge morale, oppure le dà i fondamenti vani e ridicoli del laicismo. Nelle sue versioni meno ruspanti la sinistra come rivoluzione non nega esplicitamente l'esistenza della morale ma prescinde sistematicamente da essa, la venerazione che è dovuta alla virtù, a idoli vani come il lavoro, l'efficienza, la bellezza fisica. [...] Se dunque il peccato non esiste l'uomo è immacolato: è questo il dogma assoluto della rivoluzione. [...] Nella prospettiva invertita della sinistra rivoluzionaria il vagheggiato paradiso tecnico (che poi si trasformerà in inferno) deve produrre una pace perpetua, come prospetta Kant".
sua natura antireligioso, e considera la religione come 'l'oppio del popolo' perché i princìpi religiosi che parlano della vita d’oltre tomba, distolgono il proletario dal mirare al conseguimento del paradiso sovietico, che è di questa terra". Purtroppo bisogna constatare, come i fatti lo dimostrano, che gli errori del comunismo si sono diffusi anche all'interno della Chiesa causando una grave
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