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"Enzo Bianchi ha affermato che Gesù Cristo non ha detto mai niente sull'omosessualità, quindi andiamoci piano con le condanne. Ma il Dio della Genesi che ha fatto l'uomo maschio e femmina ha detto molto sull'omosessualità. Se si abbandona quest'ultimo principio, o il Vangelo o non dice nulla sul bene comune e sul giusto ordinamento della società oppure propone direttamente delle forme di azione immediata, che non passano dalla legittimazione del diritto naturale, chiamando direttamente tutti i fedeli a essere soggetti sociali
e politici con il libretto del Vangelo in mano ma senza criteri di verità naturale. E questo è un nuovo fondamentalismo. Se i fedeli sono dentro il mondo, non portano una dottrina propria ma imparano con gli altri percorrendo con loro dei tratti comuni, se accompagnano senza aver più la pretesa di guidare, se ascoltano tutti senza condannare e giudicare, se Dio ci parla nell'esistenza e mediante l'esistenza, se Dio non è rinchiuso nelle pretese della Chiesa ma nel mondo, se il mondo non si resta a essere conosciuto dalla ragione nelle sue strutture portanti, allora tutti sono direttamente al fronte, in prima linea a testimoniare nella vita il Vangelo. Lo fanno però senza una verità da annunciare. Lo fanno in modo assolutamente laico e umano, esistenziale appunto. È come se si vedesse passare davanti a noi un flusso enorme di persone e noi, senza sapere dove essi vadano e senza avere niente da proporre loro, ci inserissimo nel flusso e cominciassimo a intessere relazioni con chi è vicino nella speranza, in questo modo, di capire meglio cosa fare. Ma delle due l'una: o il Vangelo diventa insignificante o il Vangelo risolve direttamente tutti i problemi. E ambedue le cose non vanno bene".
e politici con il libretto del Vangelo in mano ma senza criteri di verità naturale. E questo è un nuovo fondamentalismo. Se i fedeli sono dentro il mondo, non portano una dottrina propria ma imparano con gli altri percorrendo con loro dei tratti comuni, se accompagnano senza aver più la pretesa di guidare, se ascoltano tutti senza condannare e giudicare, se Dio ci parla nell'esistenza e mediante l'esistenza, se Dio non è rinchiuso nelle pretese della Chiesa ma nel mondo, se il mondo non si resta a essere conosciuto dalla ragione nelle sue strutture portanti, allora tutti sono direttamente al fronte, in prima linea a testimoniare nella vita il Vangelo. Lo fanno però senza una verità da annunciare. Lo fanno in modo assolutamente laico e umano, esistenziale appunto. È come se si vedesse passare davanti a noi un flusso enorme di persone e noi, senza sapere dove essi vadano e senza avere niente da proporre loro, ci inserissimo nel flusso e cominciassimo a intessere relazioni con chi è vicino nella speranza, in questo modo, di capire meglio cosa fare. Ma delle due l'una: o il Vangelo diventa insignificante o il Vangelo risolve direttamente tutti i problemi. E ambedue le cose non vanno bene".
(Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner, pp. 35-36)
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