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"Nel 1907 Papa Pio X condannava il modernismo di Alfred Loisy (1857-1940), George Tyrrel (1861-1909) e Ernesto Bonaiuti (1861-1946) con l'enciclica Pascendi. Il modernismo si fondava su due principi: la rivelazione avviene nella coscienza e i dogmi sono storici. Questi due principi sono oggi espressi nella teologia di Karl Rahner e hanno dato vita a un ripensamento completo della teologia cattolica. Rahner ha costituito una nuova Scolastica in armonia col pensiero moderno. Si collocano nel nuovo contesto rahneriano tutte le teologie che, dagli anni Sessanta in poi, hanno caratterizzato il pensiero cattolico. La teologia politica di Johann Baptist Metz (1928-), allievo di Rahner, in primo luogo in
quanto il mondo e la storia vengono eretti a luogo teologico. Poi la teologia della rivoluzione di Richard Schaull (1919-2002) e la teologia dell liberazione che erigono a luogo teologico lo sfruttamento sociologicamente inteso del povero e la prassi. Quindi la teologia nera e la teologia femminista, che considerano la situazione, in questo caso una situazione di discriminazione sociologica, il luogo di partenza nella teologia. Quindi la teologia narrativa: siccome la rivelazione avviene nell'esistenza l'unica cosa da fare e non di parlare di strutture dell'essere o di contenuti veritativi assoluti ma narrare la propria esperienza. [...] Era anche inevitabile che, introducendo i fondamenti del pensiero moderno in modo profondo e stabile nella
teologia cattolica, Rahner provocasse anche la protestantizzazione del cattolicesimo, dati gli stretti legami che la Riforma luterana ha verso il pensiero moderno, sia a debito che a credito. Il rapporto tra natura e sopra-natura, la dottrina dei sacramenti, la separazione tra ragione e fede, [...] il pluralismo dottrinale, la revisione del primato di Pietro sono solo alcuni aspetti di questo processo di protestantizzazione oggi molto avanzato e che era contenuto nelle premesse della teologia rahneriana. La teologia rahneriana ha influito sul Concilio Ecumenico Vaticano II, anche se non lo ha determinato. Ma ha influito soprattutto sul post-concilio, diventando il motore delle teologie di avanguardia e moderniste e conquistando grande diffusione nella Chiesa, in aperto contrasto teologico con gli insegnamenti del Magistero".
quanto il mondo e la storia vengono eretti a luogo teologico. Poi la teologia della rivoluzione di Richard Schaull (1919-2002) e la teologia dell liberazione che erigono a luogo teologico lo sfruttamento sociologicamente inteso del povero e la prassi. Quindi la teologia nera e la teologia femminista, che considerano la situazione, in questo caso una situazione di discriminazione sociologica, il luogo di partenza nella teologia. Quindi la teologia narrativa: siccome la rivelazione avviene nell'esistenza l'unica cosa da fare e non di parlare di strutture dell'essere o di contenuti veritativi assoluti ma narrare la propria esperienza. [...] Era anche inevitabile che, introducendo i fondamenti del pensiero moderno in modo profondo e stabile nella
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(Stefano Fontana, Filosofia per tutti, pp. 136-138)
Per approfondire:
Giovanni Cavalcoli, Karl Rahner (il Concilio tradito).
Rafael Merry del Val, San Pio X (il pontificato di San Pio X narrato dalla voce del suo Segretario e amico personale Rafael Merry Del Val).
Ralph McInerny, Vaticano II: Che cosa è andato storto? (Con prefazione di Massimo Introvigne. La crisi post-conciliare e l’interpretazione del Concilio Vaticano II spiegate in parole comprensibili).
Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner (una critica rigorosa ma alla portata di tutti del pensiero di uno dei teologi più influenti della Chiesa di oggi).
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