Chiese e ideologie

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"Benedetto XVI aveva l'abitudine di dire che non sono le ideologie che salvano il mondo, ma i santi e la luce così dolce che da essi promana. Le ideologie abbrutiscono e distruggono gli uomini, poiché non sono intrinsecamente orientate al loro bene. Personalmente, ho conosciuto in Guinea il comunismo, così pieno di promesse generose. Dietro i paraventi fraudolenti, però, ha portato molti miei connazionali alla morte. Lo spirito ideologico è il contrario dello spirito evangelico. È per questo motivo che i sacerdoti
che fanno la scelta di seguire o di propagandare queste idee politiche battono senza dubbio una strada sbagliata, sacralizzando ciò che sacro non può essere. L'ideologia è per natura sconnessa dalla realtà ed è necessariamente fonte di divisione, poiché non può avere costantemente l'adesione degli uomini, i quali, bene o male, non possono che restare ancorati alla realtà. In seguito al Concilio Vaticano II, alcuni hanno voluto a tutti i costi dare una lettura politica del lavoro dei padri conciliari. Si trattava di un grave errore. Ma, ahimè, questo fenomeno non era nuovo. Attraverso i secoli, la Chiesa ha sempre avuto a che fare con le ideologie; le eresie stesse erano di natura ideologica. C'è sempre una lotta tra luce e tenebre, un confronto tra la Chiesa, la sua visione dell'uomo e del mondo, e le mode politiche che si smorzano. Giovanni Paolo II ha osato combattere il comunismo; gli storici sono concordi nell'affermare che egli ha avuto un ruolo preminente nella caduta dell'impero sovietico. Non ho timore di dire che la Chiesa dovrà sempre confrontarsi con le menzogne ideologiche. Oggi si trova ad affrontare l'ideologia del gender, che Giovanni Paolo II non esitava a qualificare come la 'nuova ideologia del male'. D'altronde, il genere, frutto della riflessione degli strutturalisti americani, è un figlio deforme del pensiero marxista. Nel suo ultimo libro, Memoria e identità, Giovanni Paolo II già scriveva: 'Penso alle forte pressioni del Parlamento europeo affinché siano riconosciute le unioni omosessuali come forma alternativa di famiglia alle quali si attribuirebbe anche il diritto di adozione. Si può e si deve porre la questione di sapere se non si tratti del sapere se non si tratti, qui ancora, di una nuova ideologia del male, forse più insidiosa e più occulta, che tenta di sfruttare contro l'uomo e contro la famiglia anche i diritti dell'uomo'".

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