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Papa Benedetto XVI al termine della via Crucis del 14 aprile 2006 ha detto: "La Via Crucis non è una cosa del passato, e di un determinato punto della terra. La Croce del Signore abbraccia il mondo; la sua Via Crucis attraversa i continenti ed i tempi. Nella Via Crucis non possiamo essere solo spettatori. Siamo coinvolti pure noi, perciò
dobbiamo cercare il nostro posto: dove siamo noi? Nella Via Crucis non c'è la possibilità di essere neutrali. Pilato, l'intellettuale scettico, ha cercato di essere neutrale, di stare fuori; ma, proprio così, ha preso posizione contro la giustizia, per il conformismo della sua carriera. Dobbiamo cercare il nostro posto. Nello specchio della Croce abbiamo visto tutte le sofferenze dell'umanità di oggi. La «Via Crucis» non è semplicemente una collezione delle cose oscure e tristi del mondo. Non è neppure un moralismo alla fine inefficiente. Non è un grido di protesta che non cambia niente. La «Via Crucis» è la via della misericordia, e della misericordia che pone il limite al male: così abbiamo imparato da Papa Giovanni Paolo II. È la via della misericordia e così la via della salvezza. E così veniamo invitati a prendere la via della misericordia e a porre con Gesù il limite al male." Da queste parole comprendiamo quanto sia basilare nel cammino di fede del cristiano fermarsi a meditare la Passione di Gesù per ritrovare la luce, speranza e misericordia necessarie per comprendere più profondamente il senso delle vicende avverse dell'esistenza umana.
dobbiamo cercare il nostro posto: dove siamo noi? Nella Via Crucis non c'è la possibilità di essere neutrali. Pilato, l'intellettuale scettico, ha cercato di essere neutrale, di stare fuori; ma, proprio così, ha preso posizione contro la giustizia, per il conformismo della sua carriera. Dobbiamo cercare il nostro posto. Nello specchio della Croce abbiamo visto tutte le sofferenze dell'umanità di oggi. La «Via Crucis» non è semplicemente una collezione delle cose oscure e tristi del mondo. Non è neppure un moralismo alla fine inefficiente. Non è un grido di protesta che non cambia niente. La «Via Crucis» è la via della misericordia, e della misericordia che pone il limite al male: così abbiamo imparato da Papa Giovanni Paolo II. È la via della misericordia e così la via della salvezza. E così veniamo invitati a prendere la via della misericordia e a porre con Gesù il limite al male." Da queste parole comprendiamo quanto sia basilare nel cammino di fede del cristiano fermarsi a meditare la Passione di Gesù per ritrovare la luce, speranza e misericordia necessarie per comprendere più profondamente il senso delle vicende avverse dell'esistenza umana.
Per approfondire:
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