Esiste una relazione tra calamità naturali e i castighi di Dio?

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Si può ancora parlare del mistero del male e del castigo di Dio ai giorni nostri senza destare scandalo o scalpore tra gli stessi cristiani? Esiste una connessione tra le calamità naturali che si manifestano improvvisamente e il concetto di castigo di Dio? Quali conclusioni si possono trarre?
Roberto De Mattei scrive: "Tutto è Divina Provvidenza significa che nulla accade senza che sia voluto o permesso da Dio:
anche i capelli del vostro capo sono tutti contati, dice Gesù (Lc 12,7), Il detto popolare riassume il concetto in queste parole: non si muove foglia che Dio non voglia. Ma se ogni movimento, seppur minimo, dell'universo è voluto o permesso da Dio e ha quindi una sua ragione, che cosa bisogna pensare quando a scuotersi non è una foglia, ma la terra stessa?". Poiché le calamità naturali improvvise sono un mistero che una volta avvenute possono provare la nostra fede, se sei alla ricerca di risposte valide al perché di questo mistero, ordina il libro di Roberto De Mattei, Il mistero del male e i castighi di Dio.

2 commenti:

Andrea ha detto...

Il fatto che tale personaggio abbia occupato per otto anni la poltrona di vicepresidente del CNR la dice lunga sullo stato desolante in cui vessa la ricerca scientifica in Italia.

Giacomo ha detto...

Povero Andrea che crede che il diavolo non esista, che l'inferno sia vuoto, e che si preoccupa per lo stato della ricerca "scientifica" in Italia. Ma no, ma no, fatti coraggio: abbiamo tanti splendidi studi sul gender (ossia su invertiti, lesbiche, trans, cis, ed altra gente di spirito), abbiamo eccezionali scoperte dell'acqua calda; le università ribollono di iniziative antifasciste che continuano a sparare contro il regime morto e sepolto da settant'anni perché altrimenti non saprebbero cosa dire. Coraggio, Andrea, non è importante aver ragione o torto, né esaminare i fatti; l'importante è belare col branco.
Ciao
Giacomo

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