Come succede al credente, sempre mezzo soffocato dall'acqua salmastra del dubbio spruzzatagli continuamente in bocca dall'oceano, così esiste sempre anche per l'incredulo il dubbio sulla sua incredulità, sulla reale totalità del mondo che egli ha fermamente deciso di dichiarare il tutto. Egli non sarà mai assolutamente sicuro dell'ermetico isolamento di ciò che ha intravisto e dichiarato come il tutto, rimarrà invece sempre assillato dall'interrogativo se la fede non sia davvero la realtà, e l'unica capace di esprimerla.
(Al cuore della fede, 2013)
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