La cattiveria quotidiana 640

dei coniugi Biagini
“A Pasquì, ma perché a Roma e ne l’antre grandi città nun se po’ girà senz’esse assediati da li vu cumprà, accattoni, zingari, parassiti, e de sera uno esce solo a su’ rischio e pericolo?” “Romolé, sta attento a come parli, perché ce so’ li cori teneri che te dicheno che sei razzista e te menano. Che te credi, che semo padroni a casa nostra?”

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