di Emilio Biagni
1805: “Sulle ali delle aquile napoleoniche, a raccattare gli avanzi”.
1815: “Evviva ai ritornanti Borboni, e teniamo stretti gli avanzi”.
1855: “Avanti Savoia, i beni della Chiesa sono manomorta che sbarra la via al progresso: animati da disinteressato spirito di servizio ne assumiamo il controllo”.
1860: “Tutte queste terre incolte dove i cafoni vanno a far legna e a pascolare pecore, noi sì che le faremo rendere, per una più grande e prospera Itaglia”.
1912: “Tripoli, bel suol d’amore...”.
1915: “Sempre fedeli a Casa Savoia, marciamo alla liberazione delle terre irredente, per una più grande e forte Itaglia”.
1922: “Giovinezza, giovinezza”. Facciamo valere i nostri meriti ante-marcia.
1936: “Avanti le legioni per l’Impero ritornante sui fatali colli di Roma”.
1940: “Duce! Duce! Viva il patto d’acciaio contro la perfida Albione e la tracotanza sovietica”.
1945: “Come ieri dicevamo, la Resistenza, sotto l’ispirata guida del paradiso dei lavoratori, prosegue e completa il glorioso Risorgimento”.
1946: “Grazie al popolare e spontaneo plebiscito, la tabe savoiarda viene finalmente cancellata dall’Itaglia e trionfa la Repubblica che, con indefessa coerenza, abbiamo sempre auspicato”.
1965: “Ecco che, grazie al Concilio, il Tevere è finalmente più largo: parola di Repubblica”.
1968: “La fantasia al potere; vietato vietare”.
1989: “Trionfa finalmente l’idea liberale che, impavidi, abbiamo sempre sostenuto”.
2015: “Divorzio, aborto, eutanasia, utero in affitto, veganesimo, teoria dei generi, codice e(me)tico. Progresso: ultima frontiera per giungere là dove nessun maiale era giunto prima”.
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