di Patrizia Stella
Sull’onda del
referendum irlandese (clicca qui)
e di una recente risoluzione del Parlamento europeo (clicca qui)
il Governo sembra intenzionato ad approvare il disegno di legge sul matrimonio
gay (ddl Cirinnà) entro il mese di luglio. A ruota seguirà il ddl Scalfarotto
(omofobia) per tappare la bocca ai cattolici, e il ddl Fedeli per imporre ai
nostri figli l’educazione di “genere” obbligatoria fin dalla prima infanzia
(leggi qui).
Per bloccarli non resta che scendere in piazza numerosi, per difendere
essenzialmente:
- la libertà di pensiero e di opinione minacciata
dalla legge sull’omofobia;
- la famiglia naturale formata da un uomo e da
una donna con il diritto di continuare ad essere chiamati mamma e papà e
non “genitore A, genitore B”
- il diritto di ogni bambino di avere un padre e
una madre
- l’innocenza dei nostri figli violata
dall’educazione gender imposta nelle scuole.
Vista la
gravità di queste leggi inique contro l’uomo e contro la famiglia, non posso
che unirmi alla voce di migliaia di italiani allarmati per quanto sta
accadendo, invitando tutti a manifestare a Roma secondo le indicazioni che
troverete. La posta in gioco è troppo
grande perché si continui a frapporre assurde obiezioni anche tra noi
cattolici. Qui la casa sta bruciando in fretta e noi che facciamo? Anzichè usare
tutti uniti e compatti le pompe idriche ad alta pressione, ci mettiamo a
discutere su quali possano essere i “mezzi etici” più idonei a spegnere il
fuoco, adducendo motivazioni assurde per giustificare la nostra assenza? Oppure
ci rifugiamo tranquilli nella preghiera tacitando
la nostra coscienza come se
fossimo tutti trappisti di stretta clausura?
Stanno approvando delle
leggi che sottraggono i figli alle legittime famiglie per consegnarli
all'educazione statale, pena la galera se la famiglia si oppone; insegnano nelle
scuole ai nostri bambini a prostituirsi..., a toccarsi, a fare schifezze
mettendo in dubbio la loro identità sessuale e profanando la loro innocenza;
vogliono “costruire in provetta” bambini con sistemi barbari di sfruttamento dei
poveri per il desiderio malsano di pochi affetti da delirio di onnipotenza,
ecc. e noi, da bravi cattolici, abbiamo il coraggio di cercare dei pretesti per
non andare a manifestare pubblicamente il nostro deciso NO!!! Dio ci chiederà
severamente conto di queste nostre gravi omissioni. L’Italia può essere ancora il faro di luce
che illumina il mondo avvolto nelle tenebre, se lavoriamo tutti uniti e
compatti, preghiera e azione, sotto la protezione della Sacra Famiglia di
Nazareth “Gesù, Giuseppe e Maria”
salvate Chiesa e Italia, così sia.
· Per questo ti invito a partecipare al grande evento di
· sabato 20 giugno ore 15:30
in piazza San Giovanni a Roma
RIFERIMENTI LOCALI E NAZIONALI
- Pullman da Verona in
giornata Prezzo: circa 40 euro a testa.
- Contattare Alberto Zelger cell. 335.8254847 alberto.zelger@iol.it
- Oppure difendiamoinostrifigli.verona@gmail.com
Da ogni città d’Italia ciascuno può partecipare con i mezzi
propri, ma può aggregarsi col suo gruppo o essere informato dei pullman in
partenza dalla propria provincia scrivendo a
indicando per ogni pullman, o gruppo i seguenti dati: Regione o Provincia di provenienza - Gruppo
organizzatore – n. bus o n. persone – nome responsabile gruppo + n. tel o cellulare.
Riportiamo uno
stralcio del comunicato dell’Unione Giuristi Cattolici.
LA FAMIGLIA HA BISOGNO DI TE E DI ME
Sabato 20 giugno 2015 alle ore 15,30 in Roma, Piazza di San
Giovanni, siamo tutti invitati a manifestare con la nostra presenza il nostro
sostegno a favore della famiglia naturale e del primario diritto dovere dei
genitori di educare i propri figli secondo le proprie convinzioni morali,
religiose, filosofiche. La realtà della famiglia e tali prerogative
genitoriali sono, infatti, gravemente minacciate da alcuni disegni di legge in
discussione in Parlamento, e dalla introduzione dell’insegnamento della
ideologia gender nelle scuole. Non
facciamoci ingannare dalle voci di chi minimizza, né dal nostro amore per la
comodità, o dalla tentazione di evitare fatiche e fastidi; diffidiamo di chi
punta su un non ben compreso diverso dialogo con chi sta per uccidere la
famiglia.
L’adesione
alla manifestazione non comporta il proprio assenso né sostegno ad alcuna
proposta legislativa alternativa (ivi compreso il Disegno di Legge per un Testo
Unico riepilogativo sulle convivenze di fatto predisposto dal Comitato Sì alla
Famiglia).
Se pensiamo di avere amore ed interesse per i nostri simili,
compresi gli omosessuali, in particolare per i più deboli, a cominciare dai
bambini, e di avere a cuore il futuro del nostro Paese e della famiglia, non
possiamo mancare a questo appuntamento, che è per noi e per la
nostra società una occasione epocale, forse l’ultimo baluardo per evitare che, da domani, con la
introduzione del matrimonio omosessuale (che è ciò che farà il DDL Cirinnà) e
della cultura gender nella scuola i bambini possano essere educati fin
dall’infanzia a pratiche sessuali nella sola dimensione fisico-genitale,
orientate ad un piacere fisico ed egoistico; privati del loro diritto
fondamentale di avere un padre ed una madre, ed essere affidati a coppie dello
stesso sesso; i genitori e le famiglie siano spogliati del loro diritto dovere
di educare i propri figli; con la fecondazione assistita, in particolare
eterologa, siano di fatto annullate le responsabilità connesse alla generazione
di figli; sia legittimata la pratica dell’utero in affitto, con sfruttamento
della donna e della povertà, commercio di figli, di ovuli e di gameti;
privazione della libertà di opinione e di espressione sui temi della
omosessualità.
Il tutto con un totale stravolgimento della antropologia e della
concezione dei rapporti di coppia, di genitorialità e di filiazione, di
parentela, in un mondo artificiale e non più umano, che porterà a conseguenze
sociali ed individuali gravissime, all’isolamento ed allo
smarrimento dei singoli, sempre più deboli e fragili, alle nevrosi, forse ad
una vera emergenza psichiatrica, di cui tutti dovremo farci carico, nella
sostanziale eutanasia dell’umano.
Pensiamo che tutto questo
sia una esagerazione? Guardiamoci attorno, e vediamo tra le macerie che cosa
resta, già oggi, nella società, della famiglia, e quanta sofferenza già si
vive, in particolare dalla parte dei bambini, nelle separazioni e nei divorzi. Sentito il portavoce del Comitato
Organizzatore, il Prof. Massimo Gandolfini si comunica anche che: - Papa Francesco, il Vicariato di Roma (Card. Vallini) e la
Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), per bocca del suo Presidente S.E.R. il
Card. Angelo Bagnasco, sono favorevoli e sostengono l’evento (per 3 conferme,
chiamare la segreteria del Vicariato di Roma, Don Nicola); solo, ci chiedono di
riempire la piazza!
Amici, per
entrare nella vita noi abbiamo avuto bisogno della famiglia. Ora la famiglia ha
bisogno di noi! Se questa iniziativa fallisse, dopo potrebbe esserci il vuoto,
una strada forse senza ritorno prima del baratro. Riflettiamo e, Vi prego, se
possiamo, non manchiamo! Diffondi, se lo condividi, questo avviso,
ed attiviamoci perché quante più persone possibile possano manifestare con noi
a favore della famiglia naturale e contro i progetti di inculturazione gender
nelle scuole. Tanti che tu neppure conosciamo ce ne saranno grati!
PASSA PAROLA SUBITO….
Grazie
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