Tutti a Roma per la famiglia sabato 20 giugno

di Patrizia Stella
Sull’onda del referendum irlandese (clicca qui) e di una recente risoluzione del Parlamento europeo (clicca qui) il Governo sembra intenzionato ad approvare il disegno di legge sul matrimonio gay (ddl Cirinnà) entro il mese di luglio. A ruota seguirà il ddl Scalfarotto (omofobia) per tappare la bocca ai cattolici, e il ddl Fedeli per imporre ai nostri figli l’educazione di “genere” obbligatoria fin dalla prima infanzia (leggi qui). Per bloccarli non resta che scendere in piazza numerosi, per difendere essenzialmente:
  1. la libertà di pensiero e di opinione minacciata dalla legge sull’omofobia;
  2. la famiglia naturale formata da un uomo e da una donna con il diritto di continuare ad essere chiamati mamma e papà e non “genitore A, genitore B”
  3. il diritto di ogni bambino di avere un padre e una madre
  4. l’innocenza dei nostri figli violata dall’educazione gender imposta nelle scuole.
Vista la gravità di queste leggi inique contro l’uomo e contro la famiglia, non posso che unirmi alla voce di migliaia di italiani allarmati per quanto sta accadendo, invitando tutti a manifestare a Roma secondo le indicazioni che troverete. La posta in gioco è troppo grande perché si continui a frapporre assurde obiezioni anche tra noi cattolici. Qui la casa sta bruciando in fretta e noi che facciamo? Anzichè usare tutti uniti e compatti le pompe idriche ad alta pressione, ci mettiamo a discutere su quali possano essere i “mezzi etici” più idonei a spegnere il fuoco, adducendo motivazioni assurde per giustificare la nostra assenza? Oppure ci rifugiamo tranquilli nella preghiera tacitando
la nostra coscienza come se fossimo tutti trappisti di stretta clausura?
Stanno approvando delle leggi che sottraggono i figli alle legittime famiglie per consegnarli all'educazione statale, pena la galera se la famiglia si oppone; insegnano nelle scuole ai nostri bambini a prostituirsi..., a toccarsi, a fare schifezze mettendo in dubbio la loro identità sessuale e profanando la loro innocenza; vogliono “costruire in provetta” bambini con sistemi barbari di sfruttamento dei poveri per il desiderio malsano di pochi affetti da delirio di onnipotenza, ecc. e noi, da bravi cattolici, abbiamo il coraggio di cercare dei pretesti per non andare a manifestare pubblicamente il nostro deciso NO!!! Dio ci chiederà severamente conto di queste nostre gravi omissioni. L’Italia può essere ancora il faro di luce che illumina il mondo avvolto nelle tenebre, se lavoriamo tutti uniti e compatti, preghiera e azione, sotto la protezione della Sacra Famiglia di Nazareth  “Gesù, Giuseppe e Maria” salvate Chiesa e Italia, così sia.
·      Per questo ti invito a partecipare al grande evento di
·      sabato 20 giugno ore 15:30  in piazza San Giovanni a Roma
RIFERIMENTI LOCALI E NAZIONALI
  • Pullman da Verona in giornata   Prezzo: circa 40 euro a testa.
  • Contattare Alberto Zelger  cell. 335.8254847    alberto.zelger@iol.it  
  • Oppure     difendiamoinostrifigli.verona@gmail.com
Da ogni città d’Italia ciascuno può partecipare con i mezzi propri, ma può aggregarsi col suo gruppo o essere informato dei pullman in partenza dalla propria provincia scrivendo a
                                                  trasporti@difendiamoinostrifigli.it
indicando per ogni pullman, o gruppo i seguenti dati:  Regione o Provincia di provenienza - Gruppo organizzatore – n. bus o  n. persone –  nome responsabile gruppo + n. tel o cellulare.
Riportiamo uno stralcio del comunicato dell’Unione Giuristi Cattolici.
LA FAMIGLIA HA BISOGNO DI TE E DI ME
Sabato 20 giugno 2015 alle ore 15,30 in Roma, Piazza di San Giovanni, siamo tutti invitati a manifestare con la nostra presenza il nostro sostegno a favore della famiglia naturale e del primario diritto dovere dei genitori di educare i propri figli secondo le proprie convinzioni morali, religiose, filosofiche. La realtà della famiglia e tali prerogative genitoriali sono, infatti, gravemente minacciate da alcuni disegni di legge in discussione in Parlamento, e dalla introduzione dell’insegnamento della ideologia gender nelle scuole.  Non facciamoci ingannare dalle voci di chi minimizza, né dal nostro amore per la comodità, o dalla tentazione di evitare fatiche e fastidi; diffidiamo di chi punta su un non ben compreso diverso dialogo con chi sta per uccidere la famiglia.
L’adesione alla manifestazione non comporta il proprio assenso né sostegno ad alcuna proposta legislativa alternativa (ivi compreso il Disegno di Legge per un Testo Unico riepilogativo sulle convivenze di fatto predisposto dal Comitato Sì alla Famiglia).
Se pensiamo di avere amore ed interesse per i nostri simili, compresi gli omosessuali, in particolare per i più deboli, a cominciare dai bambini, e di avere a cuore il futuro del nostro Paese e della famiglia, non possiamo mancare a questo appuntamento, che è per noi e per la nostra società una occasione epocale, forse l’ultimo baluardo per evitare che, da domani, con la introduzione del matrimonio omosessuale (che è ciò che farà il DDL Cirinnà) e della cultura gender nella scuola i bambini possano essere educati fin dall’infanzia a pratiche sessuali nella sola dimensione fisico-genitale, orientate ad un piacere fisico ed egoistico; privati del loro diritto fondamentale di avere un padre ed una madre, ed essere affidati a coppie dello stesso sesso; i genitori e le famiglie siano spogliati del loro diritto dovere di educare i propri figli; con la fecondazione assistita, in particolare eterologa, siano di fatto annullate le responsabilità connesse alla generazione di figli; sia legittimata la pratica dell’utero in affitto, con sfruttamento della donna e della povertà, commercio di figli, di ovuli e di gameti; privazione della libertà di opinione e di espressione sui temi della omosessualità.
Il tutto con un totale stravolgimento della antropologia e della concezione dei rapporti di coppia, di genitorialità e di filiazione, di parentela, in un mondo artificiale e non più umano, che porterà a conseguenze sociali ed individuali gravissime, all’isolamento ed allo smarrimento dei singoli, sempre più deboli e fragili, alle nevrosi, forse ad una vera emergenza psichiatrica, di cui tutti dovremo farci carico, nella sostanziale eutanasia dell’umano.
Pensiamo che tutto questo sia una esagerazione? Guardiamoci attorno, e vediamo tra le macerie che cosa resta, già oggi, nella società, della famiglia, e quanta sofferenza già si vive, in particolare dalla parte dei bambini, nelle separazioni e nei divorzi. Sentito il portavoce del Comitato Organizzatore, il Prof. Massimo Gandolfini si comunica anche che: -   Papa Francesco, il Vicariato di Roma (Card. Vallini) e la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), per bocca del suo Presidente S.E.R. il Card. Angelo Bagnasco, sono favorevoli e sostengono l’evento (per 3 conferme, chiamare la segreteria del Vicariato di Roma, Don Nicola); solo, ci chiedono di riempire la piazza! 
Amici, per entrare nella vita noi abbiamo avuto bisogno della famiglia. Ora la famiglia ha bisogno di noi! Se questa iniziativa fallisse, dopo potrebbe esserci il vuoto, una strada forse senza ritorno prima del baratro. Riflettiamo e, Vi prego, se possiamo, non manchiamo! Diffondi, se lo condividi, questo avviso, ed attiviamoci perché quante più persone possibile possano manifestare con noi a favore della famiglia naturale e contro i progetti di inculturazione gender nelle scuole. Tanti che tu neppure conosciamo ce ne saranno grati!

PASSA PAROLA SUBITO….   Grazie

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