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di Lorenza Colicigno (La Gazzetta del Mezzogiorno, 28 giugno 2014)
Parlare di esorcismo genera un senso di paura, perché mette in contatto con la realtà del male, un male oscuro e ambiguo, nelle sue forme storiche più eclatanti, quali le guerre, l’olocausto, la strage di bambini, di cui la mafia, la criminalità organizzata si è macchiata e continua a macchiarsi, o nelle sue forme più occulte e sottili, come la corruzione più o meno strisciante con denaro e con favori, che imperversa nel pubblico e nel privato. Porre questo tema alla presenza di
un esorcista incaricato dalla Chiesa dalla fine degli anni Ottanta, come il sardo Don Gianni Sini, parroco della parrocchia Nostra Signora de La Salette in Olbia, di un esperto di teologia, come il cattolico integrale, Carlo Di Pietro e del diacono diocesano, Marco Fasulo, entrambi di Potenza, significa uscire dagli schemi della curiosità d’occasione. Ieri, nella sala della Biblioteca Nazionale, a Potenza, sono stati presentati due libri sul tema: «I Diavoli. Guida essenziale», Fede & Cultura, Verona, del lucano Carlo Di Pietro e del campano don Stanzione, e «Il signore della malvagità», SugarCo, Milano, ultima fatica di don Sini, don Stanzione e Enrica Perrucchietti. ...
... Nel suo compendio demonologico del XXI secolo, cogliamo il pensiero di Di Pietro: «La fede della Chiesa, riguardo all’esistenza e all’azione malefica del demonio, si basa sulla testimonianza della Bibbia, che è parola di Dio. Nei Vangeli, Gesù si è presentato costantemente come il Vincitore di Satana e dei demoni che hanno potere sull’umanità peccatrice, affrontandoli personalmente e riportando su di loro la vittoria... Gesù affronta e sconfigge Satana...». -. Sini ha affermato che l’occultismo, il satanismo, lo spiritismo sono alcuni dei modi con i quali il Demonio coinvolge l’uomo.
«La possessione - ci ha detto Sini – può durare alcune ore al giorno, anche per anni, in persone che per il resto del tempo vivono normalmente. Si può distinguere la possessione demoniaca rispetto a malattie psichiatriche per la presenza di fattori inspiegabili, come lo spostamento di oggetti, la loquela straniera, come l’aramaico, una forza superiore a quella che può essere giustificata dal fisico del posseduto. Agli inizi della mia esperienza di esorcista, circa 25 anni fa, confesso che ho avuto più volte paura per la mia integrità fisica, ma ho dovuto scoprire che il Maligno si serve proprio di questa paura. Con una ritualità specifica, con le preghiere, con l’imposizione delle mani, con il segno della croce, si può liberare il posseduto. Il prefatore del mio libro, Francesco Vaiasuso, - ha concluso Sini - è stato posseduto da ventisette legioni del suo esercito diabolico».
Oggi lui, che nel 2002 fu invaso da una forza sovrumana e si sentì in possesso di Satana, fino ad essere spinto al suicidio, ringrazia la Chiesa per la sua anima libera, ma il suo percorso di liberazione è durato ben sei anni».
Marco Fasulo ha parlato dell’esistenza del Diavolo, che non è una congettura. «Siamo troppo spesso condizionati – ha detto - dalla superstizione che abbiamo ereditato dalla nostra cultura arcaica, ma ci sono scritti biblici e parole di Gesù Cristo che ne attestano l’esistenza di angelo decaduto. Nel tempo odierno, il tempo dei social, esso usa forme più accattivanti per entrare nella nostra realtà. Si parla del Diavolo con paura, perché si elude l’insegnamento della Chiesa, che ci dice che possiamo combatterlo con i sacramenti e la libertà di ognuno, in quanto esso, condannato in eterno, è più debole della nostra libertà».
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