di Francesco Agnoli (La Nuova Bussola Quotidiana)
Anche quest’anno ci sarà la ormai tradizionale festa dell’editore cattolico Fede & Cultura. Un piccolo editore che in pochi anni si è distinto per la pubblicazione di una grande quantità di testi pregevoli e controcorrente sulla liturgia, la morale, la teologia… dando a tante persone valide la possibilità di rendere pubblici i loro studi e le loro opinioni. Con Fede & Cultura hanno pubblicato, tra gli altri, Don Enrico Finotti, oggi voce di radio Maria, il cardinal Raymond Leo Burke e i sacerdoti del “Sodalizio Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum”, il teologo e fisico ungherese Stanley L. Jaki, il compianto Mario Palmaro, il presidente dei Giuristi per la Vita Gianfranco Amato, Danilo Quinto (autore di un testo sulla sua conversione e uno su Emma Bonino), Fabio Trevisan, grande estimatore ed esperto di Chesterton, Alessandro Gnocchi, appassionato conoscitore dell’opera di Guareschi, Angela Pellicciari, storica del Risorgimento, Massimo Introvigne, collaboratore di questo stesso quotidiano on line, e tanti altri…
Accanto dunque a quest’opera di carità culturale Fede & Cultura propone da 3 anni una festa durante la quale è possibile incontrare i vari autori che vi collaborano, mangiare insieme, e assistere alla premiazione di alcune
personalità del mondo cattolico che si sono distinte per il loro impegno. L’anno scorso è stato premiato proprio il già citato Mario Palmaro, presente con sua moglie e con i suoi figli. Un incontro toccante, che rimarrà nella memoria di molti suoi amici e lettori.
Quest’anno invece Giovanni Zenone, fondatore di Fede & Cultura, ha proposto ben 3 premi: a Gianpaolo Barra, direttore del Timone, per l’apologetica; a Massimo Gandolfini, neuroscienziato, vice presidente di Scienza & Vita e neo-presidente di Vita è, per la famiglia e la scienza; a Renzo Puccetti, medico, vice presidente di Vita è, e membro del Comitato marcia per la vita, per il suo impegno nella difesa e nella promozione della vita.
Conoscendo tutti e tre i premiati, posso dire non solo che meritano questo riconoscimento, ma che ognuno di loro lo riceverà con quello spirito che caratterizza chi sa di essere un servo inutile, uno strumento della Provvidenza per il Suo agire nella storia. Ognuno di loro, infatti, possiede peculiari doti, abilità e competenze, di cui in tanti siamo testimoni e fruitori, e sa quanto questo comporti anzitutto una responsabilità verso i fratelli.
Chi non conosce, quanto a Gianpaolo, la sua pazienza, la sua saggezza, il suo spirito di servizio, doti che gli hanno permesso di costruire pazientemente e umilmente quel capolavoro dell’apologetica che è la rivista Il Timone? In questi anni Gianpaolo ha saputo mettere insieme tanti autori diversi - cercando, nei limiti del possibile, di armonizzare storie, punti di vista, esperienze anche differenti, talora persino conflittuali (quante liti inutili riusciamo a fare anche noi cattolici?) -, valorizzandoli tutti e “costringendoli” a giocare la stessa partita. Quanto a Massimo, come non ammirare un uomo di simile cultura e capacità di comunicarla, e nello stesso tempo la sua estrema disponibilità a mettersi al servizio di tutte le varie realtà, dalla Marcia alle Sentinelle, a Scienza e Vita, che glielo chiedono?
Quanto, infine, a Renzo, gli appassionati pro life che lo seguono su radio Maria, oppure attraverso le sue conferenze e i suoi libri, conoscono bene da una parte lo slancio generoso che lo porta spesso a combattere in prima linea, dall’altra il rigore scientifico, la competenza medica e teologica, che fanno di lui un’autorità nel campo della bioetica, non solo in Italia, ma anche al di fuori del nostro paese.
Tre persone da incontrare, dunque, alla Festa di Fede & Cultura del 15 giugno a Martinengo (Bergamo), insieme agli altri ospiti della giornata: il cardinal Walter Brandmuller, Presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, Gianfranco Amato, Paolo Gulisano, Ettore Gotti Tedeschi, Luca Fumagalli e Rosanna Messori. Da questi incontri spesso nascono relazioni, amicizie, contatti proficui, per il proseguimento, durante l’anno, della buona battaglia.
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