di Giovanni Zenone
Domenica 13 aprile a Verona, siamo alle sentinelle in piedi in quattrocento, davanti a palazzo Barbieri, il palazzo del comune, in silenzio a manifestare contro le leggi infami. Leggi che se passano ci farebbero rieducare e mettere in galera perché diciamo che la famiglia è composta da mamma e papà. Leggi che vogliono corrompere i nostri bambini fin dall'asilo. Leggi che vogliono imporre le perversioni. La manifestazione è autorizzata e siamo in 400. La contro-manifestazione invece non lo è e sono in una ventina. Eppure la polizia non se ne dà pena. Per tutta la lunga ora della veglia in silenzio i "democratici" vomitano insulti al megafono e minacce: "Vi abbiamo filmati e schedati tutti". La polizia sta tra noi, agnelli silenti, e i lupi con la bava alla bocca. Un loro cartello dice così: "sono furibonda". Bah! Poverina! Alla fine della veglia i lupi sono senza voce a furia di sbraitare, noi ci salutiamo amichevolmente. Meno male che c'era la polizia a difendere i lupi dall'"aggressione" degli agnelli!
Le solite idiozie |
La polizia tiene difende i lupi dagli agnelli? |
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