di Gnocchi e Palmaro
Preoccupazioni di natura pastorale che da almeno quarant'anni sembrano essere diventate la nuova legge suprema della Chiesa.
Insegnare dal pulpito che la contraccezione è peccato? Attenzione, alcuni fedeli potrebbero offendersi e non venire più a messa.
Insegnare dal pulpito che il matrimonio è indissolubile? Prudenza, fratelli, perché un divorziato risposato potrebbe andarsene triste.
Insegnare dal pulpito che chi mangia l'eucarestia in peccato mortale «mangia la sua condanna»? Carità, carità, sennò la gente si sente
respinta dalla Chiesa che è madre.
C'è un gruppo di fedeli che chiede, semplicemente, di celebrare la Messa in rito antico tutto l'anno. Sennò c'è il rischio che qualcuno di loro, magari, perda la Messa perché non trova un'alternativa per due mesi e non si adatta al novus ordo? Fratelli, peggio per lui: se non digerisce la riforma liturgica, che vada pure alla Fraternità San Pio X. Un tradizionalista in meno fra i piedi.
Brano tratto da Corrispondenza Romana del 17 luglio 2013
1 commento:
"Carità, carità, sennò la gente si sente respinta". Ma quale carità, porco schifo? Non riprendere la gente in errore è gravissima mancanza di carità!!
Tommaso Pellegrino - Torino
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