di Danilo Quinto
Le dimissioni annunciate da Benedetto XVI rappresentano un fatto senza precedenti nella storia della Chiesa, sconvolgente per tutti coloro che hanno amato questo Papa nella consapevolezza che la Sua opera, il Suo magistero e la Sua parola, rappresentavano il bene, contro il male che avanza, dentro e fuori la Chiesa.
Nel 2005, l’allora cardinale Ratzinger, durante la celebrazione della Via Crucis al Colosseo, disse: "Non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire
per la sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c'è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c'è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa... Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi".
Cristo ha vinto per sempre e attraverso lo Spirito Santo saprà difendere la Chiesa, aiutato dalla penitenza da fare attraverso il digiuno, dalle preghiere e dai rosari che coloro che credono dovranno rivolgere alla Vergine Maria, perché interceda presso Suo figlio. E’ l’unica cosa da fare in questo momento.
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