di Danilo Quinto
Dopo aver dato l’appoggio ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana alla campagna di Marco Pannella per l’amnistia – che si è trasformata in una “lista di scopo” promossa dai radicali, alla quale hanno dato la loro adesione per la candidatura molti cattolici, tra gli altri Don Mazzi, Don Gallo e il Direttore di “Tempi”, Luigi Amicone – e dopo il sostegno alla “lista Monti (della quale ora vorrebbe far parte
anche Pannella), il Cardinale Bagnasco interviene su temi politici, che vanno dall’"alleggerimento della pressione fiscale", ai "servizi deputati alle Province", all’"utilizzo migliore delle risorse" che è "la via attraverso cui si possa arrivare a delle soluzioni che tengano insieme i servizi assolutamente necessari, le persone che lavorano e le articolazioni dello Stato e della società. Sono tre valori che devono essere tenuti insieme nel modo più virtuoso possibile".
In questo Paese, Signor Cardinale, le cose andrebbero molto meglio se ci fosse più formazione nei seminari; se fosse promossa la possibilità, che pur esiste, per i bambini che comprendono l’abc del catechismo di ricevere la Comunione nell’età più precoce possibile – come aveva previsto San Pio X – se durante le Omelie non si tacesse del male e del bene, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso; se fosse consentita dai Vescovi la celebrazione della Messa Tradizionale; se non ci facesse sociologia dai pulpiti; se non ci fossero Vescovi che benedicono “chiese itineranti” ospitati da circhi. Si potrebbe continuare a lungo. In una parola, Signor Cardinale, glielo dice un povero peccatore che è nel mondo, ma sa di non appartenergli, ci si occupi più delle anime. Il resto, tutto il resto, viene di conseguenza.
In questo Paese, Signor Cardinale, le cose andrebbero molto meglio se ci fosse più formazione nei seminari; se fosse promossa la possibilità, che pur esiste, per i bambini che comprendono l’abc del catechismo di ricevere la Comunione nell’età più precoce possibile – come aveva previsto San Pio X – se durante le Omelie non si tacesse del male e del bene, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso; se fosse consentita dai Vescovi la celebrazione della Messa Tradizionale; se non ci facesse sociologia dai pulpiti; se non ci fossero Vescovi che benedicono “chiese itineranti” ospitati da circhi. Si potrebbe continuare a lungo. In una parola, Signor Cardinale, glielo dice un povero peccatore che è nel mondo, ma sa di non appartenergli, ci si occupi più delle anime. Il resto, tutto il resto, viene di conseguenza.
1 commento:
All'Omelia della domenica abbiamo bisogno di parole che ci guidino nella fede. Per fortuna il mio parroco si concentra sempre sulla Perola che conosce molto bene.
Con stima.
Paola
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