di Danilo Quinto
Siamo inginocchiati davanti a Te. In silenzio, con le mani giunte, Ti guardiamo. Ci fidiamo di Te e Ti amiamo.Scorrono nella nostra mente tanti pensieri, quelli a cui siamo abituati ogni giorno della nostra miserevole vita. La soddisfazione dei
bisogni, le preoccupazioni, le sofferenze, il nostro essere manchevoli nei confronti degli altri, il rifugiarci in quell’idolatria pagana che ci circonda, il non saper perdonare i soprusi, le angherie, le violenze, le malversazioni, le ipocrisie, le falsità. Ce ne sono tante in giro di queste cose. Ci assalgono e rischiano di opprimere la nostra mente e la nostra volontà. Il male che l’uomo ha determinato con la sua scelta originaria, inquina le nostre vite, si fa presenza quotidiana in ciascuno di noi, s’insinua feroce ogni giorno nelle nostre realtà, per farci cadere di nuovo nel peccato, nella solitudine e nella disperazione.
Siamo aggrappati a Te, alla speranza di cui ci hai parlato, alla bellezza di quell’incontro che ci hai promesso, al desiderio di gioire insieme a Te e con tutte le anime che Tu sceglierai degne di starTi accanto.
Sappiamo di dover soffrire ancora, perché Tu ci parli e ci forgi nel dolore, per partecipare per un minimo a quell’immenso dolore che hai voluto e dovuto subire per la nostra redenzione. Soffriremo con gioia, come ci chiede di fare San Paolo, perché Ti abbiamo incontrato e siamo certi che non ci abbandonerai mai, anche quando tutto sembrerà perso.
Nella Tua misericordia, abbi pietà della nostra vita, così priva di senso della meraviglia per le cose che ci hai donato. Non solo quelle materiali, che costituiscono il creato, ma soprattutto quelle spirituali. Prima fra tutte, quella di coltivare la libertà e la verità, di non avere paura e di avere timore solo di Dio, Tuo Padre, di sentirci Suoi figli, di essere felici di appartenerGli, di testimoniare la nostra fede anche a costo di essere perseguitati.
Vicino a Te, vediamo la Nostra Mediatrice, Tua madre, la dolce Vergine Immacolata che invochiamo nelle nostre preghiere, alla quale affidiamo i nostri pensieri più reconditi, le nostre speranze, il nostro cuore e la nostra ragione. Vediamo anche il Tuo padre terreno, che seppe esserti accanto in modo amorevole, discreto e protettivo. Chiediamo a lui d’imparare a farlo nei confronti dei nostri figli.
Grazie per averci insegnato a pregare e di averci concesso di partecipare al Tuo sacrificio con la Santa Comunione: mangiare il Tuo corpo e bere il Tuo sangue, consacrati durante la Santa Messa, ci ripaga delle nequizie di questo mondo, ci protegge, ci allieta. Ora, siamo pronti a guardare negli occhi dell’altro, anche di colui che ci fa del male, i nostri stessi occhi. Siamo pronti a pregare per la sua conversione, come ci hai detto di fare.
Consentici di essere testimoni della Tua nascita e della Tua parola che si è fatta Verbo. Ne pagheremo le conseguenze, così come ci hai predetto. Siamo disposti a farlo, perché ci abbandoniamo alla Tua volontà e all’opera dello Spirito Santo.
Carissimo Gesù, preserva dal male i nostri figli. Fa che siano sempre liberi, assetati di cultura, di conoscenza, di sapere e di ricerca della verità. Che crescano nei Sacramenti e nella fede. Sia questo il loro pane quotidiano. Il resto, tutto il resto, lo avranno come conseguenza, senza inseguire i progetti mondani. Rendili forti nell’amare il Padre Tuo che è nei cieli e nell’amare il prossimo quanto ameranno se stessi. Consenti a loro di volgere sempre lo sguardo al Cielo, di vivere una vita perfetta e di guadagnarsi il Paradiso in questa valle di lacrime.
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