Il conflitto d’interessi della sinistra

di Danilo Quinto
Strombazzare e scandalizzarsi contro l’ora d’intervista dedicata da Barbara D’Urso su Canale 5 a Silvio Berlusconi, fa ridere. La sinistra è stata direttamente al Governo lunghi anni in questo ventennio. Prima con D’Alema, poi con Prodi. Non ha mai affrontato la questione del conflitto d’interessi
con una legge e quando non è stata al Governo, non ha mai imposto la discussione su questo tema. Qualche ragione ci sarà. Non si è trattato d’incapacità, perché i post-comunisti sono capaci su tutto e di tutto. Si è trattato, piuttosto, d’inerzia, improvvida e consapevole, che preservava l’unico elemento che ha fatto da collante alla sua azione politica: il “nemico” Berlusconi. Come se quest’argomento si prestasse a fornire una “visione” della realtà e della società italiana diversa da quella del centrodestra. Il “gioco” prosegue, ora e proseguirà per le prossime settimane e in uno “scontro” che si preannuncia, per l’ennesima volta, ipocrita.

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