di Giovanni Zenone
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con Fede & Cultura e di essere amico del sottoscritto, oltre che devotissimo del Santo Padre Benedetto XVI, viene rimosso dalla carica - e dallo stipendio - che per diritto è a vita, viene emarginato, poi riportato in città a furor di popolo, poi spostato per far i comodi (politici) del vescovo. Gli danno un incarico pastorale "senza portafogli" ma con spese da decine di migliaia di euro per rendere accessibile la chiesa. Fa debiti personali per la fare le ristrutturazioni di cui è padrona la diocesi? Casi suoi, s'arrangi e buonanotte! In premio gli tolgono la rubrica settimanale sul Magistero del Papa dal settimanale dicoesano, gli tolgono la rubrica settimanale dalla TV e radio diocesana...
Al sottoscritto, colpevole di essere proprio io e non un altro, il più titolato docente in carica, colpevole di dirigere la più cattolica e papalina casa editrice cattolica d'Italia, colpevole che questa si trovi a Verona, che aspirerebbe ad essere una sorta di Milano2 della Chiesa - cioè l'anti-Roma ma coi soldi di Roma -, colpevole di usare il miglior catechismo per bambini ancora esistente, cioè quello di san Pio X, la stessa empia inquisizione toglie in fretta e furia con violenza e senza diritto di replica l'idoneità all'insegnamento della religione cattolica e mi relega a fare il bibliotecario con il triplo dell'orario di un docente ma con lo stipendio fermo al palo.
Questa è la Chiesa in cui dobbiamo tenere alta la fiaccola della Fede contro gli stessi uomini di Chiesa, contro la loro empia profanazione della verità, contro la loro persecuzione dei buoni, dei fedeli autentici, contro la proterva violenza con cui trattano i cattolici che credono ancora nella verità dei dogmi, nella verità ed efficacia dei sacramenti. Dio ci sostenga e li castighi in questa terra presto, per evitar loro il castigo dell'aldilà.
4 commenti:
Mi dispiace moltissimo. Tutta la mia stima, la mia ammirazione e la mia vicinanza. Pregherò per lei perchè il Signore le dia forza, coraggio e determinazione per risolvere la questione nel migliore dei modi, secondo i suoi desideri.
Divulgo.
Mario Iannaccone
Divulgo.
Mario Iannaccone
E' successo anche a me. Sono anche io docente. Sono stata praticamente messa nella condizione di dover chiedere io stessa l'inidoneità per non finire al manicomio. Sono stata accusata di "parlare di religione in classe" soltanto perché spiegavo i "Promessi sposi" parlando anche della Divina Provvidenza e perché spiegavo la storia medievale parlando anche della Chiesa. Anch'io ora faccio la bibliotecaria.
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