Dire la verità


di Danilo Quinto
La sortita di Berlusconi, che abbiamo definito l’unica notizia politica da un anno a questa parte, ha conosciuto gli strali della maggior parte dei giornali e di coloro che fanno opinione, a cominciare dall’articolo insolitamente aggressivo di Stefano Folli sul Sole 24 Ore di domenica. Il fatto che tutti – o quasi
tutti - vedano Berlusconi come il male assoluto, la dice lunga sull’accanimento mediatico-giudiziario-politico al quale è stato sottoposto negli ultimi anni. Se potessero, lo eliminerebbero fisicamente, tanto è l’odio che manifestano.
Il merito storico di Berlusconi è quello di aver impedito, con la sua discesa in campo vent’anni fa, che la cultura catto-comunista, che tanti danni ha fatto al nostro paese, conquistasse definitivamente il potere, dopo avere dominato per decenni suoi gangli vitali e dopo aver sapientemente assitito ed operato per la dissoluzione dei partiti della prima Repubblica. 
A questa cultura, appartengono anche coloro che supportano da un anno un’esperienza di governo fallimentare, come quella dei tecnici, che purtroppo è appoggiata in maniera evidente da ambienti autorevoli del Vaticano. Basta leggere il documento di Italia Futura di Montezemolo, che dovrebbe costituire il testo base dei cosiddetti “moderati” e anche dei cattolici che si stanno dando tanto da fare per alimentare la prospettiva del Monti-bis – ci riferiamo, in particolare, a Raffaele Bonanni, Andrea Riccardi e Andrea Olivero – per verificare quanto quel testo sia intriso solo di materialismo e non abbia nessun riferimento alla crisi vera del nostro paese. Che è etica, solo etica.
Occorre scongiurare, per il bene del paese, la iattura di un secondo mandato a Monti, che nella prospettiva che si sta creando sarà sempre dato dal Presidente della Repubblica in carica, visto che delle elezioni – non ancora ufficialmente indette – Napolitano ha comunicato la data, il 7 aprile, molte settimane prima della scadenza del suo mandato ed ha già iniziato la sua personale campagna elettorale per il Monti-bis.
Se Berlusconi si liberasse dai vincoli che gli hanno imposto tutti coloro che gli sono intorno – e che egli stesso, e questo è stato un grave errore, ha contribuito a creare – e dichiarasse in Parlamento la sfiducia a Monti, sarebbe un momento di libertà e di verità per il paese intero. È evidente che sarà molto difficile che questo avvenga, soprattutto perché proprio coloro che fanno parte dell’entourage più stretto di Berlusconi e coloro che politicamente e non solo hanno goduto della sua discesa in campo, in questo momento hanno un solo obiettivo: salvarsi. Ma Berlusconi ha dimostrato a più riprese di essere uomo coraggioso. 
Coraggio, quindi, Presidente Berlusconi. Tolga in Parlamento la fiducia del PDL al Governo Monti. Si vada ad elezioni immediate. Subito. Si torni alla politica e si salvaguardi quel che rimane della sovranità del nostro paese e non l’adesione ad un’Europa politica che non esiste e che è dominata da consorterie e lobby finanziarie di vario tipo e lignaggio.
Piaccia o non piaccia, lei è l’unico, in questo momento, a poter svolgere questo compito. Gli altri, tutti gli altri, insieme all’obiettivo di eliminarla politicamente, venderebbero la loro anima al diavolo – se non l’hanno già fatto - pur di salvare se stessi e decretare la morte civile di questo paese.

1 commento:

Censorina ha detto...

Il coro di voci contro Berlusconi però è immenso e anche chi la pensa diversamente non ha il necessario coraggio. Speriamo siano molte le voci fuori dal coro come la sua.
Paola

Ci siamo spostati dopo 13 anni

Cari amici, era il 2 novembre 2009 quando prendevamo in mano questo blog e gli davamo una nuova vita, come "voce culturale ufficiale...