Vendola: “voglio sposarmi”. Bindi: “Ti capisco, ma non si può fare”.


di Danilo Quinto
Un cattolico si mostra così?
Scontro al cardiopalma alla Festa nazionale del Partito Democratico di Reggio Emilia, tra Nichi Vendola e Rosy Bindi. Entrambi dichiaratamente cattolici, i due si sono divisi sul matrimonio omosessuale. Il Governatore della Regione Puglia intende sposarsi con l’uomo che ama. I DICO per lui non bastano, sono solo un acronimo. "A 54 anni – ha detto - voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno. Rivendico questo. Come cittadino, come persona
e come cristiano voglio poter vivere una discussione vera e chiedere al mio Stato e alla mia Chiesa per quale motivo progetti d'amore non possono essere liberati da un tappo di Medioevo che tante volte ha ferito la nostra vita". La Bindi è d’accordo, ma è realista: “"Non è perché sono credente, ma l'obbiettivo che ci possiamo porre è del riconoscimento delle unioni civili e non del matrimonio. Ed è perchè sono fedele alla carta costituzionale. La Costituzione italiana ci dice con chiarezza che mentre è possibile riconoscere i diritti delle coppie omosessuali non è pensabile l'istituto del matrimonio, come stabilito anche da una recente sentenza della Corte costituzionale". Entrambi i cattolici del PD sono d’accordo sul matrimonio omosessuale, quindi. L’impedimento che vede la Bindi è solo giuridico-costituzionale. Immaginiamo siano anche d’accordo sull’adozione di minori per le coppie omosessuali. Che dire, si sta costruendo un’alleanza sana e fondata sui principi dell’ordine naturale. Proprio quel che chiede Benedetto XVI: che i cattolici in politica siano credenti e credibili.

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