di Danilo Quinto
In un’intervista a Left Avvenimenti dello scorso 8 settembre, la vice-presidente del Senato, Emma Bonino, risponde così alla domanda “Che differenza c’è tra Piergiorgio Welby e il Cardinale Martini?”: “Il cardinal Martini non ha rifiutato l`accanimento – ovvero un trattamento inutile, che è già vietato – ma ha rifiutato cure vitali, ovvero nutrizione e idratazione
artificiali. Le differenze con Welby, che ha rifiutato il trattamento vitale della respirazione artificiale, sono molte e tutti i casi sono diversi: probabilmente le prospettive di vita di Martini erano molto più brevi. Rimane ciò che li accomuna, e che dovrebbe essere l`elemento fondamentale da rispettare per tutti i singoli casi: la volontà, cioè la scelta libera e responsabile del malato”.
L’affermazione della Bonino, riferita al rifiuto da parte di Martini della nutrizione e idratazione artificiali, meriterebbe una risposta di coloro che hanno assistito il Cardinale Martini. Va anche considerato che in Italia è considerato reato il suicidio assistito. Delle due, l’una: o ha ragione la Bonino e quindi diventa un obbligo accertare le responsabilità o la Bonino mente, per pura propaganda delle sue tesi eutanasiche. In entrambi i casi, le dichiarazioni della leader radicale dovrebbero far riflettere tutti quei cattolici, parlamentari compresi, che vengono sedotti dalle tesi radicali e sono pronti a sostenerle con denaro che proviene dallo Stato italiano. I cattolici impegnati in politica che si adoperano perché esista una formazione politica che ha l’obiettivo di diffondere idee anti-umane, meritano che si rivolgano loro le parole di Gesù: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, i quali dall’esterno appaiono belli, ma dentro son pieni di ossa di morti e di ogni immondezza. Allo stesso modo anche voi all’esterno sembrate giusti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità”.
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