di Giovanni Zenone
Rendendo la cosa una sorta di istituzione stabile il Cardinale Ravasi ha promosso e partecipato a Stoccolma in Svezia all'incontro di due giorni de Il Cortile dei Gentili durante i quali si è data la parola in perfetto spirito ecumenico a miscredenti militanti. Il risultato della discutibile iniziativa “ecumenica” e “interculturale” sono state due giornate "indimenticabili" nelle parole del gesuita
Ulf Jonsson (cfr. “Osservatore Romano”, 19 settembre 2012, p. 5).
Ulf Jonsson (cfr. “Osservatore Romano”, 19 settembre 2012, p. 5).
Solo che la Chiesa non è stata chiamata a proporre o ascoltare opinioni ma a evangelizzare tutte le genti e a battezzarle per dare loro quella salvezza che non c'è fuori dalla Chiesa, perché senza la fede non si può piacere a Dio, come dice la Bibbia: "Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano" (Eb 11,6). Se quindi a Dio non piace chi non ha fede - e senza dubbio i miscredenti "impegnati e militanti" non ce l'hanno, quanto più dispiacere ha dei cristiani il Buon Dio, ma soprattutto degli ecclesiastici, e in particolare vescovi e cardinali, che non ce l'hanno e che dimostrano di non averla non ottemperando - con queste iniziative - all'unico vero precetto di Cristo per la Chiesa: evangelizzare.
2 commenti:
Arrogante e bigotto!
Che commento supremamente intelligente! Per fortuna che è rimasto anonimo sennò Le davano il premio Nobel!
Giovanni Zenone
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