di Giovanni Zenone
Partendo dal presupposto che se una persona è ministro della repubblica italiana dev'essere certamente una persona di compromesso (purtroppo quasi sempre morale) soprattutto in questo governo golpista, facciamo nostra tuttavia la proposta del ministro Profumo che si cambino i programmi dell'ora di religione cattolica. È risaputo ormai - infatti - che con metodo gramsciano oltre a tutte le altre cattedre i nemici della fede e
dei nostri figli hanno occupato anche quelle di religione cattolica, con la benevola e idiota complicità delle curie diocesane. Le quali, per evitare polemiche coll'establishment laicista della scuola, reclutano quasi solo docenti d'irreligione, di sinistra, progressisti, eretici, divorziati, conviventi, in ricerca, in dialogo, aperti ecc. Quelli che osano insegnare quello che la Chiesa ha insegnato per 2000 anni vengono emarginati, castigati con cattedre a spezzoni in scuole lontane l'una dall'altra, estromessi dall'insegnamento con pretesti. Lo sa bene il sottoscritto che è stato con violenza e contra legem estromesso dall'insegnamento dalla propria diocesi veronese per la colpa di dirigere la casa editrice troppo cattolica Fede & Cultura e di usare nientemeno che il Catechismo di san Pio X per spiegare i contenuti della Fede ai pupilli. Si cambino allora davvero i programmi, ma soprattutto si cambino i docenti. Si vada a fondo su quello che insegnano. Che i programmi siano davvero cattolici, visto che si tratta di insegnamento della religione Cattolica, e che lo siano anche i docenti, sia nei contenuti che nella pratica di vita. Cose sulle quali - per quieto vivere - la Chiesa italiana ha calato i calzoni. Forse non si convertirà nessuno, ma per lo meno almeno una volta, forse l'ultima, i giovani sentiranno la vera voce della Chiesa e non le banalità politicamente corrette di chi fa di tutto per riuscire gradito al mondo che ha rifiutato e rifiuta Cristo.
dei nostri figli hanno occupato anche quelle di religione cattolica, con la benevola e idiota complicità delle curie diocesane. Le quali, per evitare polemiche coll'establishment laicista della scuola, reclutano quasi solo docenti d'irreligione, di sinistra, progressisti, eretici, divorziati, conviventi, in ricerca, in dialogo, aperti ecc. Quelli che osano insegnare quello che la Chiesa ha insegnato per 2000 anni vengono emarginati, castigati con cattedre a spezzoni in scuole lontane l'una dall'altra, estromessi dall'insegnamento con pretesti. Lo sa bene il sottoscritto che è stato con violenza e contra legem estromesso dall'insegnamento dalla propria diocesi veronese per la colpa di dirigere la casa editrice troppo cattolica Fede & Cultura e di usare nientemeno che il Catechismo di san Pio X per spiegare i contenuti della Fede ai pupilli. Si cambino allora davvero i programmi, ma soprattutto si cambino i docenti. Si vada a fondo su quello che insegnano. Che i programmi siano davvero cattolici, visto che si tratta di insegnamento della religione Cattolica, e che lo siano anche i docenti, sia nei contenuti che nella pratica di vita. Cose sulle quali - per quieto vivere - la Chiesa italiana ha calato i calzoni. Forse non si convertirà nessuno, ma per lo meno almeno una volta, forse l'ultima, i giovani sentiranno la vera voce della Chiesa e non le banalità politicamente corrette di chi fa di tutto per riuscire gradito al mondo che ha rifiutato e rifiuta Cristo.
1 commento:
Sono stata una insegnante elementare che ha sempre aderito all'insegnamento delle Religione. Un Direttore didattico mi disse che non avrei dovuto farlo perchè contemporaneamente insegnavo il catechismo in Parrocchia. E si proclamava Cattolico!
Non conosco i contenuti delle attuali ore di religione nelle Scuole, ma mi sa che abbiate ragione.
Paola
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