di Danilo Quinto
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito "offesa a qualsiasi credo religioso" quel film che ha scatenato le proteste a Bengasi culminate nella morte dell'ambasciatore Stevens e di tre funzionari dell’ambasciata. Occorre, ha detto al termine dell'incontro con il presidente egiziano Morsi – che,
in visita in Italia, avverte “il Profeta è una linea rossa intoccabile” - ampliare la cooperazione "per sbarazzare il campo dai pericoli di risposte terroristiche irrazionali anche a fenomeni deprecabili che suonano a offesa a qualsiasi credo religioso".
Alla Mostra di Venezia è stato presentato il film ‘Paradise: faith’, dell'austriaco Ulrich Seidl, dove una donna cattolica pratica sesso con il crocifisso collocato sopra il suo letto: prima lo stacca lentamente e con grande rispetto dalla parete, poi lo bacia leccandolo in ogni sua parte e, infine, si masturba con lo stesso sotto le coperte.
Dichiarazioni? Nessuna. Prese di posizione? Nessuna. Manifestazioni di protesta? Nessuna. Quando e dove vi saranno una dichiarazione, una presa di posizione, una manifestazione di protesta per le blasfemie contro Gesù Cristo e per le persecuzioni (ammazzamenti e stragi) a cui sono sottoposti i cristiani in decine e decine di paesi?
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