Morto l'antipapa

di Giovanni Zenone
È morto Martini, quello che con l'elezione di Benedetto XVI, persa per Diritto canonico l'ultima possibilità di diventare papa per limiti di età, si era sbracato senza ritegno nel propalare - ormai apertamente e non più in modo criptico - un rosario di eresie su tutta la linea che culmina nell'"apertura" alla fecondazione artificiale fra lesbiche passando per le mille altre "aperture" ai pederasti, ai pasticci genetici
su esseri umani, al matrimonio per i preti e i divorziati, all'eutanasia, all'ecumenismo sincretista... Morto un Papa se ne fa un altro, ma morto un antipapa ce n'è già una schiera foltissima che lo sostituirà e che già da tempo lo imitava. Perché l'eresia divide, non unisce come fa il Papa!
Non c'è quindi da rallegrarsi della sua morte, ma c'è da temere che - con il clamore mediatico che suscita - si diffondano ancor più le bestialità cui ora lui personalmente sta rendendo conto a Cristo stesso. Se è morto pentito dei suoi errori dottrinali e per averli diffusi, che Dio abbia pietà di lui.

Sempre su Martini:

Tiè



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