di Danilo Quinto
Sul Corriere della Sera di ieri, Pierluigi Battista strapazza un articolo di Francesco Agnoli apparso sul Foglio di qualche giorno fa, che riguardava il buddismo. Agnoli poneva, in quell’articolo, un problema centrale per l’avvenire dell’occidente cristiano ed esemplificava persone e situazioni che operano, in maniera di fatto sinergica, nell’intento di demolire il Cristianesimo e la Chiesa. La demolizione
comporta il tentativo di sostituire la cultura su cui si è fondata la civiltà occidentale, con altre culture, che hanno un tratto in comune: l’essere anti-umane. Come il buddismo, ad esempio, che viene tanto propagandato e consigliato. Basta leggere il libro di Roberto Dal Bosco, “Contro il buddismo”, edito da Fede & Cultura, per rendersi conto della pericolosità di quel che sta avvenendo. Ora, se Battista, ha bisogno di usare la sua visione laicista e tenera nei confronti dei demolitori del Cristianesimo, è affar suo. Francesco Agnoli, e quanti come lui hanno fede, hanno ben meditato, non sono affatto confusi e sono consapevoli che oggi, come mai nel passato, è necessario essere testimoni senza paura e correre anche il rischio di essere derisi. E stia tranquillo, Battista: duemila anni fa, è stato già detto e scritto che Chiesa e Cristianesimo sopravviveranno anche ai loro nemici.
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