di Danilo Quinto
Margherita Hack ci ha abituati alle sue esternazioni atee, che immancabilmente vengono diffuse con l’intento di distruggere l’unico ancoraggio che l’essere umano della modernità ha per sopravvivere in questo mondo. Qualche anno fa, in televisione, affermò: “Mi sembra una cosa infantile credere in Dio. È un po’ come credere nella Befana”. Ieri, dopo la scoperta del “bosone di Higgs”, ha detto: “Poiché é la
particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto - le stelle, gli elementi che abbiamo sulla terra, compresi quelli che compongono gli esseri umani - questa particella non è la particella di Dio, come la chiamano. È veramente Dio”. Esemplare, anche in questa occasione, nella necessità di negare l’esistenza di Dio. Stia tranquilla, Signora Hack. La scienza farà ancora tante scoperte, ci svelerà tante cose e risponderà a tante domande che da millenni gli uomini si fanno. Non giungerà mai, però, a spiegare la bellezza e l’armonia del creato, il senso della vita e della morte, l’irripetibilità e l’unicità di ciascun essere umano. Queste sono meraviglie. Non sono dati fenomenici. Sono un dono, che Dio ha fatto anche a lei.
1 commento:
Proprio la Hack deride chi crede nella Befana! Ma come fa a biasimare chi crede in lei stessa??!!
Tommaso Pellegrino - Torino
Posta un commento