di Gianni Toffali
La gente comune si duole perché i calciatori italiani vengono strapagati. Contemporaneamente però, appena la nazionale segna un goal, la collera si dissolve e divampa l’eccitazione. Qualsiasi psicologo definirebbe tale comportamento: ridicolo,
contradditorio ed irrazionale. Che sia perché il calcio possiede la capacità di alleviare frustrazioni, insoddisfazioni, rabbie, delusioni, scontentezze ed amarezze che, nonostante l’evidente immoralità e intrallazzi del mondo del pallone, il popolino bue è disposto a chiudere un occhio ed a tributare onori ad una casta di viziati miliardari affamati di ricchezza e notorietà?
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