Finis Austriae

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A gennaio doppia presentazione dei libri più recenti di Romana de Carli Szabados, la prima a Gorizia presso la sede dell’associazione Studium dedicata a “Finis Austriae”, l’ultimo lavoro della scrittrice polesana, e l’altra alla Libreria Rinascita sulle figure di Maria Antonietta e di Sissi che sono state le protagoniste di due precedenti pubblicazioni.
In entrambe le occasioni a parlarne è stato lo scrittore giornalista Fabio Favretto che ha portato una sua interpretazione  dei tre libri in chiave di una allegoria, triste e tragica, del destino degli uomini e in particolare delle donne imperiali. Un filo del caso che in secoli diversi  coinvolge la casa d’Austria. Favretto ha distinto le vicende storiche presentate nei tre scritti dalla interpretazione personale, umana e commossa, che Romana de Carli ne dà, quasi da cronista presente ai fatti narrati. “Sembra che Romana de Carli sia lì, come una donna di corte, intima delle regnanti, ad appuntare il loro comportamento, mettendolo a confronto con gli altri personaggi imperiali pur nella
consapevolezza che la grandezza, nel bene e nel male, nel sublime come nell’effimero, di questi uomini e donne, va oltre ad un giudizio, ormai inutile nello scorrere successivo degli eventi”. Romana de Carli, per Favretto, ha il pregio di coinvolgere con il suo stilo molto personale e partecipato, il lettore, quasi sussurrando all’orecchio una confidenza, facendolo entrare in quel mondo del passato che l’autrice conosce molto bene per i lunghissimi studi fatti  e per la possibilità di accesso e comprensione diretta dei documenti originali . Rimane la domanda che  in fase di commento è stata fatta sulla opportunità di  soffermarsi ancora su figure così storicamente indagate. La risposta, per Favretto, sta nella personalità di Romana de Carli, nella sua coraggiosa maniera di coniugare le proprie opinioni con gli eventi accaduti, discorrendo in maniera quasi salottiera, divertendo e coinvolgendo in una chiacchierata su personaggi tolti, alla fin fine, dalla loro maestà è restituiti umani.

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