Referendum? Astensione!

Al referendum voluto dalle sinistre vetero e neo comuniste e stataliste non si deve andare. Con l'astensione si garantisce il meglio e il fallimento del progetto neocomunista di uno stato balia tirannico e onnipresente.

Un radicatissimo pregiudizio nei confronti della concorrenza induce a ritenere che i servizi (e massimamente quelli di prima necessità) siano - per garantire i meno abbienti - prerogativa assoluta dello Stato. Ma è proprio il monopolio dello Stato (o dei suoi prolungamenti) a determinare servizi scadenti e più costosi oneri. Conseguenze, queste, che pesano soprattutto sui più poveri.
L'isteria della sinistra negli scorsi decenni ha ostacolato in ogni modo (e in Italia addirittura impedito) il ricorso al nucleare per la produzione di energia.
C'è da dire che le urla rabbiose contro l'uso civile del nucleare, si trasformavano in silenzi compiaciuti quando, invece, era in questione l'uso militare o comunque spregiudicato (vedi Chernobyl 1986) del nucleare da parte degli Stati comunisti.
Per quanto riguarda l'Italia, la massiccia campagna propagandistica ha costretto i governi a rinunciare al nucleare. Questa irresponsabile scelta non ha comunque impedito né di avere centrali nulceari intorno ai confini nazionali, né di dipendere dagli Stati che con il nucleare producono a basso costo quell'energia che poi da loro l'Italia acquista ad alti prezzi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto ciò che è stato "privatizzato" ha finito per marcire

un politico, per essere rieletto, dovrà pur promettere qualche miglioramento.... ma il consiglio di amministrazione di un'azienda, quali proteste può mai temere?

La morale di un'azienda è la massimizzazione dei profitti.

Ricordiamolo sempre, senza pensare - come manichei in erba - che Stato=malvagità e Privato=santità.

VanDeAno ha detto...

Mi sembra il maligno abbia seminato nella terra che fu del DonCamillo.Qualcuno forse dimentica troppo presto in nome di un potere terreno come il figlio dividesse e condividesse, moltiplicasse e condividesse, radunasse e condividesse, imparasse e condividesse, e tutto senza egoismo nè tenendo per sè.

Ci siamo spostati dopo 13 anni

Cari amici, era il 2 novembre 2009 quando prendevamo in mano questo blog e gli davamo una nuova vita, come "voce culturale ufficiale...