Verdi... di paura

Provate a fare questo giochino: chiedetevi (e chiedete a chi avete vicino) quante persone sono morte nel disastro di Chenobyl di 23 anni fa (26 aprile 1986). Naturalmente, parliamo di cifre approssimative, nessuno lo sa con certezza. Prima di proseguire nella lettura, prendete un foglietto, e scrivete il numero che avete in mente (o fatelo scrivere ai vostri amici); fatto?
Bene: a tutto il 2003 i morti accertati (da una quantità di commissioni internazionali, ONU, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Organizzazione Mondiale della Sanità ecc. ecc) sono esattamente 56 !!! Si, avete letto bene: cinquantasei in tutto, compresi i malati per tumori sviluppatisi in seguito.
L’ultima volta che ho fatto questo giochetto, il mio interlocutore era un giornalista, quindi uno che di notizie ci vive, e sa come manovrarle: eppure, colto a bruciapelo mi sparò “alcune centinaia di migliaia“; scommetto che anche voi avete avuto risultati analoghi. Questo è dovuto al bombardamento mediatico degli ambientalisti catastrofisti che, non potendo appoggiarsi su dati oggettivi, se ne inventano a loro piacere, dai 30-60.000 dei Verdi del Parlamento Europeo, fino alla follia di 6 milioni di morti (!) di Greenpeace. Non conta nulla che la realtà sia totalmente diversa, l’importante è esagerare, perché in questo modo si induce una distorsione nelle mappe cognitive della gente, manipolando non solo le loro emozioni (come venne fatto con i referendum del 1987) ma addirittura la loro lettura della realtà.
Purtroppo anche la maggior parte degli ecologisti e della sinistra italiana sono su quella linea, e nei prossimi giorni ne sentiremo delle belle: l’intenzione del governo di installare nuove centrali nucleari ha già avviato le polemiche, come dimostrano i titoli dei giornali odierni. Io non so se il nucleare sia conveniente, ma so che nonostante quello che si crede comunemente – come nel caso dell’aereo rispetto all’automobile -, l’atomo è di sicuro e di gran lunga la tecnologia più sicura che abbiamo per produrre energia.

(tratto da Alezeia)

9 commenti:

αθεόί ha detto...

peccato che oltre ai 56 morti ricollegabili direttamente all'incidente, c'è stata una nube radioattiva che ha girato il mondo per parecchio tempo, quanti morti ha fatto? chissà, e tutti quelli che sono stati evacuati? la vita distrutta per tutta quella gente dove la mettete? giusto per non ricordarvi che si parlava ancora di urss, quindi

1)non mi riesce difficile credere che le cifre siano sottostimate

2)erano comunisti, lo stato era tutto, avranno fatto quello che volete, gulag etc, ma di certo non si può negare che a livello organizzativo fossero molto avanti, noi non riusciamo a levare spazzatura da una città, anzi la situazione peggiora, sono decine di anni che stiamo facendo una strada, UNA STRADA! quanto ci vorrà e come la faremmo una centrale nucleare? e le scorie?

VanDeAno ha detto...

Si, va bene. Ma quanti comunisti sono morti?

Anonimo ha detto...

Concordo con il primo utente.
Il problema è il calcolo dei morti nel lungo periodo, dei bambini nati con malformazioni, dei territori inabitabili e della contaminazione per l'europa.
Noto che ci siamo dimenticati anche i bambini che vengono dalla Bielorussia.Mi dispiace, posso dire che è un articolo miope (con tutto il rispetto, eh)!

Anonimo ha detto...

Bene! E allora tutti a casa di Alezeia a costruire centrali nucleari!

Anonimo ha detto...

Bello vedere come si segano i commenti...
Faresti meglio a scrivere "Tutti i commenti devono andare d'accordo con l'autore del blog.".
Comunque se Chernobyl non ha problemi dormici una settimana in tenda, va!

Conterio Alberto ha detto...

Come ha ragione Alezeia !!!
Purtroppo è una battaglia persa in partenza, come ho scritto in questo articolo:
http://opinionimonarchiche.blogspot.com/2011/03/il-banco-vince.html
Chi ricorda più il dramma del petrolio di soli 15 mesi fa nel golfo del messico ? Chi ricorda più il dramma ferroviario di Viareggio ? Chi ricorda più il Vaiont ? Chi ricorda le altre migliaia di morti dovuti ad incidenti dovuti alla produzione di energia in tutto il mondo ?
Vogliamo riempire i prati di costosi ed inquinanti pannelli fotovoltaici ? ...sappiate che per produrde uno, non si usano le margherite ma si produce tanta CO2. Vogliamo tappezzare le nostre pianure di inutili pali eolici dal costo unitario di oltre un milione di euro per produrre energia ...solo quando c'è vento ? facciamolo pure, ma presto resteremo al buio ugualmente, perche non possiamo sperare che il terzo mondo, desideri restare "terzo" per sempre !

Comunque sono disponibile ad ospitare un reattore nucleare in cantina... anche domani !

Saluti !

Anonimo ha detto...

scusi, perchè, 56 non le sembra un numero esagerato comunque?
G
abriella, una che da importanza anche ad una singola vita, figurarsi 56.

Emanuele Secco ha detto...

@Conterio: bene, allora comincia subito i lavori di costruzione se ci tieni tanto.
Piccola postilla: i morti del Vajont (non si scrive con la "i") sono stati causati dall'uomo, che accecato dalla sua solita sete di denaro, non ha eseguito i controlli che erano da fare fin da principio e, una volta fatte delle perizie che davano una prospettiva disastrosa, non ha bloccato tutto come sarebbe stato da fare.

E.

alex ha detto...

gentile sig. Conterio, Lei può anche costruirsela in cantina una centrale, ma se scoppia ho dei problemi anch'io. Se a me scoppia un pannello solare o la pala eolica, a Lei non deriva nessun danno . . . . . .

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