“La gente si tiene stretti in genere i propri beni fino a quando non è in punto di morte, e nemmeno allora se ne distacca serenamente. Io invece li ho distribuiti adesso, mentre sono ancora sano e giovane”.
Questa frase è tratta dal celebre libro: “Utopia” di Tommaso Moro (1478-1535) ed è attribuita a Raffaele Itlodeo, il quale per conoscere il mondo se ne andò per mare al seguito di Amerigo Vespucci, lasciando ai fratelli tutto ciò che aveva. Questo fantasioso marinaio portoghese (Itlodeo vuol dire contafrottole) seguì Vespucci nel quarto viaggio, ottenendo da lui di rimanere, con altri 24 compagni di ventura, in un fortino costruito dove erano approdati. Perché ritengo molto significativa la frase riportata?
Interviene lo stesso Thomas More ad illuminarne la portata: “Mio caro Raffaele, è chiaro che il denaro ed il potere non vi interessano, ed io non potrei rispettarvi più di adesso se voi foste il più potente re della terra”.
Viene qui riassunto il profondo insegnamento evangelico della vera povertà, ossia del distacco del cuore dai beni materiali, da ogni aspirazione meramente mondana e di ambizione di ogni potere terreno.
Per la nostra mentalità corrente diventa difficile comprendere non solo il reale distacco dalle cose terrene ma soprattutto la natura del servizio a cui dovremmo tutti essere chiamati, ed in modo particolare, gli stessi uomini politici.
San Tommaso Moro, patrono dei politici, rivela la sapienza del fine della politica, il “bene comune”, cogliendo la preziosità sacra e rispettabile di questo servizio, del quale fu esempio efficace quale cancelliere del re Enrico VIII pagandolo coerentemente fino al martirio (testimonianza).
La frase di Raffaele continua in questo modo: “Credo dunque che possano considerarsi tutti soddisfatti. Senza pretendere che per favorirli mi renda servo di un re”.
Nel libro si chiarirà la distinzione fra servitù e servizio. Il consiglio di Tommaso Moro rimane a tutt’oggi emblematico: “Il modo migliore per servire è entrare a far parte del consiglio del re, indirizzandolo verso la retta via. Ogni re è infatti come una fonte sorgiva, dalla quale possono scaturire per il popolo tutti i mali e tutti i beni”. Servizio e autorità furono i baluardi del pensiero di San Tommaso Moro, come si evince da una lettura attenta (non ideologica) del controverso libro “Utopia” scritto in lingua latina nel 1516.
Servizio e autorità a Cristo, Re dei Re, al quale donare la propria vita. Servizio a Cristo Re fino alla morte, come fece San Tommaso Moro, il santo patrono dei politici.
(Fabio Trevisan, Vice-Presidente di Fede & Cultura - dal settimanale Vita Nuova)
(Fabio Trevisan, Vice-Presidente di Fede & Cultura - dal settimanale Vita Nuova)
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