“Fino a quel periodo, la cosiddetta Scienza Fisica aveva così tiranneggiato le menti umane da persuaderle ad accettare la sua pretesa che un’evidenza che non potesse essere ridotta ai suoi termini non fosse, propriamente parlando, un’evidenza. Gli uomini richiesero che le questioni puramente spirituali fossero, così dicevano, ‘provate’, con la qual cosa intendevano dire ridotte a termini fisici. Poco a poco, comunque, la natura irragionevole di questa pretesa fu compresa. La gente cominciò a percepire che ogni ordine di vita aveva sue evidenze proprie – che c’erano cose, per esempio, come prove morali, prove artistiche, e prove filosofiche; e che queste prove non erano intercambiabili. Richiedere prove fisiche per ogni articolo di fede era fantasioso come richiedere, diciamo, una prova chimica della bellezza di un dipinto, o evidenza in termini di luce o di suono per il profilo morale di un amico, o prove matematiche per l’amore di una madre verso il suo bambino. Quest’idea davvero elementare sembra esser giunta come un rombo di tuono su molti che si fregiavano del titolo di ‘pensatori’; perché distrusse interamente tutta l’artiglieria di argomenti precedentemente impiegati contro la Religione Rivelata.
Robert H. Benson, L'alba di tutto, p. 28)
1 commento:
ma non è affatto vero, le prove che gli uomini del brano cercano non sono dei particolari, la domanda non è una questione teologica, nessuno chiede prove dell'annunciazione o sulle caratteristiche di Dio, ma della sua esistenza, quindi chiedere prove sull'esistenza di un dio è come chiedere una prova chimica dell'esistenza del dipinto (cosa possibile), una prova in termini di luce o di suono per l'esitenza di un amico (possibile), le prove matematiche sono fini a loro stesse quindi non c'entrerebbero comunque nulla senza dati sperimentali, quindi, anche se chiedere se un amico o un quadro esistono o no è una domanda piuttosto banale, è affrontabile dal punto di vista scientifico quindi verificabile o falsificabile
sentiti saluti
atheoi
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